lunedì 18 aprile 2022

LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2017

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


ANNATA 2017

Tanti sbadiglioni per il Buon Vecchio Zio Marty!


MM 349: FIAT LUX

Il BVZM è impegnato a comunicare la lettura del contatore all'Enel statunitense. La procedura telefonica si fa però inspiegabilmente ardua e difficoltosa quando Martin Mystère sbaglia il numero da digitare per poter proseguire nella pratica, per poi, dovendo ricominciare quest'ultima da capo, dimenticare il numero telefonico da ricomporre; non solo: essendo presbite, per poter rileggere il numero il detective dell'impossibile è costretto a prendere gli occhiali da vista, ma - mystero nel mystero - essi non sono a portata di mano, dove era convinto di averli visti l'ultima volta. Per ragioni altrettanto inspiegabili, Java, che pure dovrebbe essere in camera sua al primo piano, pare non udire gli appelli disperati del professore. Cosa succede a Washington Mews, 3? E quale sottile filo lega questa vicenda alla presentazione della nuova utilitaria italo-americana che - pare - rivoluzionerà il mercato dell'automobile a livelli finora impensabili? Una incredibile avventura da leggere tutta d'un fiato, anzi, a 299 792 458 vignette al secondo, cercando di rimanere il più possibile lucidi. Di Luigi Mignacco e Paolo Ongaro.


MM 350: CRASI SULLE FINITERRE

D'improvviso, una notte, un malinconico temporale si abbatte su New York. A mezzanotte in punto, il telefono di casa Mystère inizia a squillare con insistenza. Java, come al solito, finge di non sentire, e così è ancora una volta il BVZM a dover scendere al primo piano per rispondere. Al trentesimo squillo, il detective dell'impossibile alza la cornetta e fa in tempo ad ascoltare solo una enigmatica parola, prima che cada la linea: "aiotto". Per nulla colpito dall'evento, l'assonnato zio Marty torna a ronfare della grossa. Il giorno dopo, l'ispettore Travis comunica che la telefonata proveniva da una signora rumena che era rimasta incastrata nella vasca da bagno e che, disperata, aveva telefonato a tutto l'elenco telefonico di NY. Ma il Buon Vecchio Zio Marty dubita delle conclusioni del suo amico ispettore, anche perché, poco dopo, un "aiotto" scritto in bengalese compare nel cielo sopra Washington Mews. L'unica ipotesi che balena nella mente di Martin è che "aiotto" sia la pronuncia britannica di "aiuto" e che, di conseguenza, la Terra Che Non C'è sia in pericolo. Così, mentre i saggi di tutto il mondo si radunano in preghiera, e i tonti continuano a governare, Martin Mystère si reca ancora una volta a Londra, ma questa, a causa del restyling di Dylan Dog, è irriconoscibile. Come ritrovare il magico quartiere dove un tempo nacque il celebre Peter Pan? E se la sua scomparsa non fosse che il primo sintomo di una nuova malattia capace di cancellare l'intero pianeta? Mentre Travis rimane comunque della sua idea, Java suggerisce una partita a scacchi... Uno spettacolare albo completo che celebra i 350 numeri della collana, scritto da Carlo Recagno e illustrato da Esposito Bros.


ZONA X: TRE SALTI NEL PASSATO

Tre eccezionali storie inedite per celebrare una fantascienza che nessuno scrive più! Nella prima avventura, NO SMOKING (di Chiaverotti e Caracuzzo), Martin Mystère è invitato ad una serata danzante organizzata dall'associazione Amici dei Navigli newyorkese. Disperazione lo coglie quando si accorge che Java, contemporaneamente invitato da Jovanotti ad una serata benefica organizzata dal Partito Democratico statunitense, ha preso in prestito il suo smoking. Non solo: Diana, nel frattempo impegnata in una "due giorni" alle Nazioni Unite assieme al giovane Ronny, ha portato con sé la carta di credito di famiglia. Riuscirà Martin a procurarsi un nuovo abito da sera in sole due ore e con pochi spiccioli a disposizione? E chi è quel misterioso uomo in frac, che solo va, per la città, mentre giunge mezzanotte? Pennacchioli e Orlandi firmano invece MANO E DITO TROVATI NEL MARITOZZO, una impossibile vicenda nella quale l'ispettore Travis è il finalista di Masterchef USA: dopo aver eliminato l'afroamericana sovrappeso Marianne, l'ebreo Fagin, l'irlandese tatuato Patrick e l'italiano impomatato Salvatore, l'unico rivale del detective è rimasto il polacco Ian Potozchi, particolarmente abile nella pasticceria. Travis, che è arrivato in finale solo perché gli altri cucinavano peggio di lui, suda freddo: la sfida finale prevede la preparazione di uno squisito maritozzo alla panna. Non passerà molto tempo prima che Travis si renda conto che esiste solo un modo per eliminare Ian... Chiude l'albo l'episodio I DUE SOLI, di Castelli e Roi, nel quale il detective dell'impossibile presenta una paradossale e angosciante vicenda ai confini della realtà! Tom e Jerry sono gli ultimi uomini rimasti sulla Terra. Ma sono realmente soli? In fondo sono in due, e la matematica non è una opinione...


MM 351: KRAKENTRUPPEN

Martin Mystère, Java e Diana sono in vacanza alle Hawaii, ospiti di Michelle Obama e figlie, con le quali sono impegnati a promuovere la cucina locale, particolarmente salutare e digeribile. D'improvviso, dopo aver gustato la celebre impepata di cozze locale, Java viene colto da un malore e in breve si ritrova ad un passo dalla morte. Lo straziante urlo di dolore & rabbia di Martin Mystère risveglia il Kraken, il quale, a sua volta, risveglia una centrale nucleare spenta dopo il disastro di Fukushima. Il panico si diffonde rapidamente sull'isola, sulla quale accorrono immediatamente Travis, Aaron, Mark Pollard, Ronny (è nero) e gli Uomini in Nero (anche loro). Questi ultimi, particolarmente desiderosi di preservare il pianeta, mettono in atto una organizzatissima campagna informativa volta a rassicurare la popolazione: così, Martin Mystère - che, come sapete, aveva promesso di combattere la disinformazione con la corretta informazione - si ritrova ancora una volta a collaborare con quello che un tempo era il suo più acerrimo nemico. Il politically correct però non sembra fermare la bestia marina. Anzi: altre bestie compaiono all'orizzonte. Da dove proviene l'esercito di Leviatani? E cos'è esattamente quel 'purgatorio' ove pare debba essere condotto il dolorante Java? Lo chef pluristellato Antonino CaraVan Houten e lo spietato Mitsuhirato ridono della grossa. A parte quella volta nel '41, le Hawaii non sono mai state così in pericolo. Da un'idea di Paolo Morales, un'esplosivo racconto di Sergio Badino e Giancarlo Alessandrini.


MM SPECIAL 33: DIANA - IL MISTERO DELLA PIETRA, DELL'ALBERO E DEL TRENO AZZURRO

Ad Altrove, com'è noto, esiste una sezione deputata al controllo di quella che viene solitamente chiamata "cultura popolare". Durante la visione di un misconosciuto programma televisivo italiano, gli agenti di Altrove effettuano una straordinaria scoperta: pare che un dodo - parlante - sia sopravvissuto al di fuori del Suriname, e che bivacchi all'interno del tronco cavo di un misterioso albero di colore celeste, assieme a quello che pare proprio essere il fumettista Don Rosa. Immediatamente condotto alla base e interrogato, l'autore disneyano è costretto a confessare: l'albero è l'ultimo esemplare di Hyper-Erborea, e solo una Pietra di Sangue può deteriorarne i filamenti assorbendone la linfa vitale. Per fortuna, Altrove possiede una queste Pietre, recuperata anni prima dal soldato Rogers e forse un tempo appartenuta nientemeno che a Dracula in persona, ma non ne ha mai compreso il funzionamento. Ora se ne presenta l'occasione, così Tower organizza subito una missione: il viaggio della Pietra sino all'Albero, però, dev'essere discreto. Martin Mystère viene dunque scelto per condurre l'operazione, ma, essendo in trasferta con Travis a Bird Center, viene subito rimpiazzato da Diana, indubbiamente poco appariscente e altrettanto poco appetibile per chiunque. Diana sembra così essere in procinto di svelare il mistero della pietra dell'albero azzurro, ma ecco che sul treno su cui è in viaggio avviene un omicidio, e il vagone nel quale la sig.ra Mystère alloggia svanisce misteriosamente... Un complesso intreccio ordito da Carlo Recagno e Rodolfo Torti.


MMPresenta 13: POKER D'AMICI PER MARTINO

Dopo aver assistito alle avventure di Diana Lombard, sbirciamo le vite segrete dei quattro principali amici del detective dell'impossibile.

PROTOCOLLARE IL LEVIATANO (di Recagno e Filippucci) vede Chris Tower e Max Brody impegnati a sbrigare le scartoffie previste per ogni nuovo reperto acquisito dalla base segreta.

THE TRAVIS (Castelli & Nisi) svela finalmente le segrete origini dell'ispettore Travis, il morto creduto detective! Un abulico ispettore senza hobby e senza vita sociale ottiene uno scopo nella vita dopo la visione del telefilm Zorro e la decisione di avere anche lui una vita segreta, ma senza costume. Veniamo così a conoscenza anche del vero ruolo ricoperto da Ronny nella serie.

ANGIE-LA MIA VITA DISEGNATA MALE (O COMUNQUE IN MODO ALTALENANTE) risponde ad un atavico quesito: perché gli Special non sono mai disegnati da Gipi ma sempre da Erreti? Testi di Igort, disegni di Itort. 

IL BARILE DELL'AMMOLLATO (di Cavaletto e Cardinale), infine, ci permette di assistere alla triste vita del grasso e pigro Java, corrotto dal molto - troppo - tempo libero a propria disposizione. E la domanda sorge spontanea: che, ottenuto il colore 'blu', il neanderthaliano necessiti ora di un ruolo più attivo nella serie?


MM 352: L'EREDITÀ DEI SCULTONI 

180 a.C. A Sirmio, presso Vindobona, l'odierna Vienna, un'esplosione nucleare atomizza i soldati romani orfani di Marco Aurelio e alcuni germanici. Il boato viene udito anche in Sardegna, ove una strana creatura rettiliforme si ridesta dal suo sonno millenario. 2017, Roma. Durante una puntata del quiz L'Eredità il conduttore Fabrizio Frizzi pone una domanda riguardante lo Scultone. Il concorrente risponde correttamente, ma mysteriosamente il giuoco premia le risposte errate. In stato visibilmente alterato, il concorrente viene fulminato da una scossa. Una risata di Frizzi allenta la tensione e il programma ritorna a scorrere senza incidenti. Ma il BVZM, che si trova nella capitale italiana per discutere della riforma della Rai e siede tra il pubblico in istudio al momento del misfatto, ritiene che dietro l'incidente vi sia qualcosa di losco: perché - si chiede - porre, in un quiz popolare ove i concorrenti non sono certo selezionati in base allo studio e alla preparazione intellettuale, una domanda riguardante un mystero come lo Scultone, una creatura che - esattamente come i programmi televisivi italiani - aveva il potere di ipnotizzare chi lo osservava, cancellandogli la memoria? E per quale motivo il concorrente, che aveva risposto correttamente, è stato eliminato? Chi è realmente Fabrizio Frizzi? Cosa nasconde la sua celebre risata, e per quale motivo egli non indossa più gli occhiali? Forse è per ipnotizzare meglio? Insomma, una domanda dopo l'altra il detective dell'impossibile si ritrova coinvolto in una delle più complesse indagini della sua carriera. Carlo Recagno e Franco Devescovi firmano la prima parte di una nuova, entusiasmante storia doppia, che si concluderà nell'albo successivo.


Storie da Altrove 18: L'UOMO CHE VOLLE IL FARSI RE

1888. Su un treno per il Darjeeling, Rudyard Kipling ascolta il racconto di uno straccione, che per disprezzo chiama Peacho. Ma l'uomo si rivela essere il giovane George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon, celebre per non aver fatto ancora nulla. Lord Peacho Carnarvon racconta di come lui e il suo amico Aviol Travon, suggestionati dall'idea di rivivere le avventure descritte nelle Mille e una Notte, avessero raggiunto il medio estremo Oriente, e di come lì avessero soggiogato la popolazione autoctona esportando la democrazia di cui s'erano nutriti in terra d'Albione. Il racconto prosegue rivelando come in breve Carnavon fosse diventato il re di quella regione e Travon il suo vice. E di come Travon, geloso, volesse a tutti i costi diventare re al posto del re, riuscendoci solo dopo mille e una peripezie. A racconto concluso, Kipling si lascia scappare un solo, lapidario commento: "Is no good". 1928. Quarant'anni dopo quella conversazione, Carnarvon muore, colpito da una sinistra maledizione. Poco prima di spirare pronuncia varie parole, di cui molte non riferibili in presenza di minori. Fra le altre, una spicca alle orecchie degli agenti di Altrove: "Travon". La base statunitense che si occupa di tutto quello che la scienza ufficiale non intende spiegare decide dunque di inviare una spedizione in Persia per recuperare lo pseudo sovrano, che ora si fa chiamare Alì Satan e il cui nome è temuto fino ad Aleppo ("Pare di Satan, Aleppo", mormora la popolazione indigena). Questo albo - scritto da Carlo Recagno e illustrato da Antonio Sforza e Giovanni Romanini - racconta delle notti d'Oriente che seppero incantare, sedurre e stregare persino due anziani burberi come Rudyard Kipling e l'agente Kyle Anderson, alla ricerca della discendenza di Alessandro il Grande.


MM 353: IL VOLTO DELLA ORFEI 

Si conclude la vicenda iniziata due mesi fa nell'albo L'eredità dei Scultoni. Roma. Martin Mystère è venuto a conoscenza di una verità sconvolgente: sotto gran parte della nomenclatura mass mediatica, politica ed imprenditoriale italiana si nasconde la genìa degli Scultoni, rettili antropomorfi, dotati della capacità di ipnotizzare le masse e consentire, così, il mantenimento del proprio potere. Il detective dell'impossibile si trova ora braccato dalle forze speciali del capitano Flaherty e, a causa della pedonalizzazione di alcune aree della città voluta da certe frange estremiste della popolazione indigena, in superficie ogni via di fuga gli appare preclusa. Per sua fortuna, a dargli manforte interviene la Corte Maledetta locale, i cui nani e ballerine rammentano al BVZM che nella capitale italiana ognuno può fare quel che più gli aggrada e che, non senza motivo, gli antichi savi sostenevano che "chi va a Roma deve fare come i romani". Detto fatto: in breve, parcheggiando in tripla fila, sbeccando monumenti centenari e insozzando dappertutto, Martin Mystère riesce ad attirare l'attenzione di Gigio Lelli, un attempato individuo che ha dato il nome ad un famoso personaggio televisivo per bambini e che ora offre il suo aiuto al detective dell'impossibile. Ma chi è realmente l'ambiguo Lelli? Martin Mystère tituba e tentenna, ma poi la sua proverbiale razionalità prende il sopravvento: "mi sono alleato con gli Uomini in Nero, mi posso alleare anche coi piduisti, tanto è lo stesso". Soltanto utilizzando la macchina invincibile di Lelli, infatti, il detective dell'impossibile può percorrere tutte le strade che conducono al centro della Rosa Alchemica e sollevare la maschera di cera dell'immarcescibile Donna Eterna, forse una delle Moire, regina di quel circo che è la Città Altrettanto Eterna. Ma qual è il nome attuale della Rosa? Con la riforma dei Municipi non si capisce più niente. Alfredo Castelli, Roberto Cardinale e Alfredo Orlandi vi invitano ad una vera e propria "summa" del mystero.


ANNI 30: BEMBO CHI?

A Conillegno, nell'Italia sFascema del dittatore Crapone, giunge un bambino senza memoria: ha una forza mostruosa ed è in grado di parlare fluentemente in latino volgare. Subito viene ribattezzato Bembo Kid, anche se il regime ne impone la traslazione in Bembo Bimbo. Contemporaneamente, lo sceneggiatore Marconi, notoriamente appassionato di ciclismo, inventa un nuovo raggio per la bici dalle estremità acuminate e dunque mortale. Cosa accadrebbe se finisse in Giro? In qualche modo le due notizie debbono essere inviate ad Altrove, così il celebre Mistake the Mestician crea un'apposita rivista, l'Ebdomadario Enigmistico, nei cui cruciverba nasconde gli sms (secret messages) destinati agli americani. Quando i tre idraulici Giò 'Mbuti, Ricino e Spassosetti entrano nel Bel - 'nsomma - Paese nessuno sFascemo si accorge che i tre sono in realtà Martin Mystère, Java e Tracey che impersonano un ruolo. Così, Bembo e quello che il popolo subito identifica come "trio L'èstrano" possono finalmente menar pugni e ricacciare il nemico donde esso è provenuto. Ma il compito che li attende non sarà semplice: secondo Mistake, la Piovra è ovunque... Un nuovo, avvincente capitolo della saga ideata da Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini.


MM 354: MYSTERO BUFO

L'é il miltrecént e ventinöff: quel ganassa dell'Eimerik la va sö e giò per tuta l'Europa a tranciar teste, ogni puerèt che non crede al Signùr l'è terorisato. Amassa che ti amassa, cus'è che succede? Succede che ai Mori girano i maroni, ciapano su il Bafometto e sull'Alamut rifan la Setta degli Asciscìn. Ma el piàs no, all'Eimerik, el Diavùl de l'Inférno. Così se incassa di brutto e, in quater e quater vott, vien fuori una guerra paranurmàl che fa cagar giò anca el Papa. E nel duemila e diciassétt 'sta guerra chi l'è mìa finita. Un bel giòrn el Martìn Mistèr è lì che la va sö e giò per la Nuova Iorche col Trevis, el solo ispetùr che non ispesiona mai niént, quando BOM! mica va a sbatter sul Tom Enx? - che però qui se ciama Robert Léngdon. Il Lengdon, oviamént, ha truvaat el tesoro dei Templari, che - va' teh che roba - l'é propri il Bafumét. Anche il Trevis el dise "Che cü". Insomma: el letùr scafaa ha già capì come la va a finire la storia. Gh'è la Forsa del Bene, del Mal, e tüta quela roba lì, gli inseguimenti, il mistero. Cos'altro dire: che's chi l'é un fumetto del Beretta (il Castelli l'era impegnaa in redasiùn) e del Coppola, che l'è di Napoli ma l'è un bravo bagai.



Note:

Proposte sul più noto social network assieme alle altreprime precedenti, questa tornata ebbe a disposizione una platea leggermente più amplia, grazie ad un intermediario che si premurò di mostrarle al gruppo dei Nipoti di Mystère. E così poté fregiarsi di un paio di apprezzamenti in più. 

349. In omaggio alla faciloneria delle origini, abbiamo evitato di documentarci in merito all'erogazione della corrente elettrica negli USA. Non solo, non ci preoccupiamo nemmeno in questa occasione, per non cancellare nemmeno una briciola del fascino del passato. L'aneddoto, lo avrete intuito, è biografico. Il riferimento alla casa automobilistica nostrana più nota negli Stati Uniti ha fondamenti reali.

350. Omaggio a Crisis on the Infinite Earths, in largo anticipo sulla deriva multiversale bonelliana (ok, Dylan Dog ci aveva preceduti; ma perché glielo avevamo permesso). Il Java che appare in questa vicenda è coerente con quello dell'albo immediatamente precedente. Gran mix di classici mysteriani: I misteri di Londra (MM 85-86); Nostra Terra dei Mysteri (Almanacco del Mystero 1988); Roncisvalle (MM 94-95-96). "D'improvviso, una notte"? Abbiamo detto "classici", che c'azzecca? Sennò citavamo anche Il giocatore di scacchi (MM 337). Aiotto-aiuto, che gag. Il riferimento è ad un celeberrimo noir del Topolino italiano. Quale preferite tra questo albo celebrativo e quello effettivamente pubblicato? 

Zona X. Riferimento velato al nostro scetticismo in merito alla riproposta dell'imitazione di Ai confini della realtà al pubblico del terzo millennio. La prima storia è stata concepita e scritta in due minuti, tanto l'associazione d'idee era spontanea. Come "chi è Ronny"? È lo spacciatore di droga di MM 264, poi laureatosi in MM 318 grazie ai soldi del Ricco Adottivo Zio Martin. Cherubini e Modugno li conoscete, così come l'AAdN produttrice di albetti fuori serie. La seconda storia è ispirata alla moda di quel momento, cioè al programma televisivo che seguivamo in quei giorni. Il titolo del romanzo parodiato è uno dei nostri preferiti di sempre, e uno dei nostri instancabili divertimenti è modificarlo in modi sempre diversi senza rovinarne il ritmo. La terza storia ebbe un paio di timidi apprezzamenti: ma sospettiamo che il gioco di parole con Le due lune (all. MM Speciale 23) non sia stato colto del tutto.

361. Omaggio a Protocollo Leviathan (MM 328), che a sua volta omaggiò il forum, e al Classico L'oceano dei veleni (MM 109-110-111), che amavamo anche prima del recente ripescaggio dall'oblio. Oltre ai riferimenti all'attualità dell'epoca, che rendono questi testi dei veri e propri documenti storici, i più avranno certamente notato la battuta razzista. Pardon, volevamo dire: il riferimento velato a Congiura nei cieli (MM 322). Riecco Ronny (Zona X). Verso la fine, frullato misto di riferimenti alla serie tv Supernatural, ai programmi di gare culinarie e a un celebre nemico di TinTin

Speciale 33. Sagace convergenza di continuità assortite. I concetti introdotti nello Storie da Altrove n.16 (a loro volta debitori di una saga di Capitan America) si intrecciano ora con l'episodio L'ossessione del Reverendo Dodgson (Almanacco del Mystero 1997) e, per mezzo di associazioni foniche e non, arrivano a lambire nientemeno che una celebre indagine di Agatha Christie e un ancor più celebre programma televisivo prescolare, che in tempi affini, seguivamo con avidità. Meno lampante è il collegamento tra il fumettista disneyano e tale programma: ma, chi ha visto, sa. La protagonista è Diana, in omaggio ai MM Special 23 e 24. Il riferimento a La scure incantata (MM 242-243) è grossolano (ah ah). 

MM Presenta 13. Omaggio alla gloriosa tradizione degli anni 1990 degli albetti dedicati ai comprimari delle testate, tradizione che MM ha sempre snobbato. Ogni grande autore ha i suoi tormentoni e ricicli, per questo, nella prima storia, riproponiamo Protocollo Leviathan (MM 328), in chiave nuovamente differente. Della seconda storia siamo soddisfatti; il pubblico non è stato dello stesso parere; si rifà, naturalmente a The Spirit di Will Eisner (che portava la mascherina, ricordate?), laddove Ronny ricopre il ruolo che fu di Ebony White. Nella terza storia ricicliamo una delle nostre gag preferite. Nella quarta riproponiamo astutamente un pezzo realizzato per un progetto non mysteriano (i Racconti di Edna Carlo Bo: li trovate in un altro post), con una piccola menzione de I sette signori dell'Iride (MM 300).

352. Probabilmente il nostro capolavoro, assieme al seguito. Basato su fatti realmente accaduti. Naturalmente stiamo tirando in ballo L'eredità dei Teutoni (MM 160-161) e Il mistero del Nuraghe (MM 34-35)... oppure un Indiana Pipps di Bepi Vigna (esatto, avete letto bene).

Storie da Altrove 18. Siamo discretamente fieri di questo minestrone dal sapor mediorientale. Di mysteriano c'è solo il recagnano Kyle Anderson e di fumettistico soltanto Iznogoud (lo trovate anche nel recente MM 386), di cui sfruttiamo anche la prima traduzione italiana. Il nomignolo di Lord Carnarvon è inventato, ma quello reale è quasi uguale. Nell'anno 2022 sia Le mille e una notte che Carnarvon sono entrati ufficialmente nell'universo di Mystère.

353. Probabilmente il nostro capolavoro, assieme al prologo. Di nuovo L'eredità dei Teutoni (MM 160-161), con Minaccia dal Passato (MM 235-236-237). Ma il pezzo forte è il fiume psichedelico di riferimenti politici, letterari e pop, da Eco alla fiction Distretto di Polizia.

Anni 30. Parodia della parodia, prodotta in un momento creativo particolarmente felice. C'è di tutto: Nembo Kid, l'autarchia, Incroci pericolosi (MM 151-152), La Settimana Enigmistica, L'uomo senza memoria (MM 298), i fumetti Disney di Massimo Marconi e Floyd Gottfredson, una celebre saga di Mandrake.

354. L'estasi creativa (creatina?) raggiunge il suo culmine orgasmico. Omaggio combinato a Dario Fo e a Valerio Evangelisti, con un pizzico di Dan Brown. Il bafometto, lo sappiamo tutti, comparve ne La Setta degli Assassini (MM 88-89-90) e in Diavoli dell'inferno! (MM 153), e in ulteriori seguiti e persino in un romanzo... ma saperlo, in questo caso, non è così fondamentale.


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