Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.
ANNATA 2009
MM 301
Comincia il 1° anno senza Java a casa Mystère, e Diana ne approfitta per fare un po' di pulizie. Ma, siccome questo è anche un nuovo inizio, Martin decide di tornare là dove tutto era iniziato ventisei anni fa, ovvero nelle Azzorre.
Giunti nelle splendide isole che si trovano nel mare, Martin e Diana vengono dirottati subito su un'altra isoletta, un poco appartata, da un misterioso signore con la barba.
Quivi, i nostri sposini preferiti ritrovano una vecchia conoscenza, che però Martin non riconosce subito perchè sono passati degli anni e, si sa, la memoria non è più come una volta.
L'uomo racconta di aver assistito alla scena della "sparatoria" fra sub del numero 1 (e del 279, aggiungiamo, ndr), perché passava di lì con il suo beerchraft, e di aver visto un orso polare che nuotava con una statuetta verso l'isola su cui sono ora; dice poi di aver cercato per anni e anni quest'isola, e di non averla trovata finchè, un giorno, avendo il vento a favore, ha speronato Giovanni Soldini ed è giunto lì.
Martin non crede alla storia e fa per andarsene ma scopre che un campo magnetico impedisce a chicchessia di andarsene, eccetto ai gabbiani.
Martin ha un colpo di genio: catturerà i gabbiani e si legherà alle loro ali; ma Diana, che è una nota animalista, lo impedisce e suggerisce di mangiarseli.
Dopo un po' di pagine in cui Martin e Diana si immedesimano in Robinson Crusoe e Venerdì, i nostri amici scopriranno la verità: l'isola è il set di Lost e l'uomo è J.J.Abrams, che pensava di farsi venire delle idee spiando dei naufraghi veri.
Da questo amaro finale i lettori a cui non piace Lost capiscono la critica a Lost.
MAXI MM 5
L'albone di Marzo contiene 3 storie.
Nella prima, L'aquilone di Almotasim, Martin si trova ad indagare su una misteriosa serie di furti di aquiloni ai danni di bambini (neri del Bronx e che spacciano droga) mentre, nel 1888, un killer, noto poi come Johnny Depp lo Squartatore, uccideva 5 battone a Londra. Quali misteriosi fili lega questi avvenimenti così lontani fra loro? La misteriosa ricerca porta Martin al Cairo, dove giace, si racconta, l'immortale Andreotti.....
Nella seconda avventura di questo corposo volume, una storia introspettiva approfondisce i sentimenti di Martin, ormai privo di stimoli dopo la partenza di Java, e ridotto a sbarcare il lunario come regista di videoclip erotici poi messi su Youtube. Ma l'incontro con una bella e giovane ragazza dell'Est riaccende in lui la speranza, o perlomeno i "ferri del mestiere".
La terza storia ci conduce nell'affascinante affresco della foresta nera di Germania, dove Martin e Diana sono in vacanza (un'altra volta), quando sentono delle voci. È solo una impressione, o quelle voci provengono davvero dagli alberi, numi tutelari della foresta nera di Germania, oggi oggetto di speculazioni da parte di avidi imprenditori? Questa storia ecologista mostrerà poi un colpo di scena di quelli che lasciano il segno, con la prima parolaccia ("Vaffanbrodo") detta da Martin nella serie.
MM 302
Nell'albo di Aprile, Martin fa la conoscenza di un uomo, vecchio ma di bell'aspetto, ben curato, che dice di essere un professore e di essere a conoscenza di un terribile segreto che potrebbe cambiare per sempre le sorti dell'umanità. Quando l'uomo, dopo aver raccontato tutta la storia per filo e per segno per 133 pagine su 160, esce di casa e viene investito da un tram dell'Atm, Martin decide di scoprire lui il mystero, ma prima si reca allo Strand Bookstore a vedere se è arrivato l'ultimo Harry Potter; dalla stizza di Martin cogliamo il riferimento al suo scoramento dopo l'addio di Java (segno che la continuity è rispettata) e al fatto che il libro suddetto non è arrivato.
A pagina 158 ecco la verità: l'uomo non è morto e così può raccontare al BVZM il segreto mysterioso (cioè un pizzico di noce moscata), ma Martin lo interrompe perchè finisce l'albo.
MM GIGANTE 14
Come al solito, anche qui vengono tirate le fila di un argomento mysterioso rimasto insoluto. Questa volta si parla della maglietta della salute del BVZM.
Intento a spostare i libri da uno scaffale all'altro, Martin suda e si toglie la camicia. Diana vede la maglietta della salute e dice a Martin di buttarla perché, portandola giorno e notte, ormai sarà tutta bagnata. Così Martin getta la maglietta in lavatrice. Quello che ignora è che la maglietta è un essere senziente proveniente da un pianeta molto lontano che può assumere tutte le forme, eccetto quelle dei cavatappi che sono un po' difficili perchè hanno la punta che uno ci si può anche far male e ci sono dei bambini, quindi Bonelli non vuole. Ciò stante, si scatena a Washington Mews,3, un'inedita guerra fra l'essere umano (rappresentato da Martin, che Diana era uscita con un marinaio senegalese "che aveva dei problemi, e io voglio aiutarlo in tutto e per tutto" ndDiana) e l'essere alieno: una lotta più mentale che fisica e che vedrà l'inevitabile sconfitta dell'uomo. L'essere alieno alla fine assumerà la forma della tv sintonizzata su La prova del cuoco e si suiciderà per evitare al mondo una fine terribile.
In realtà, la storia si concluderà verso pagina 154: nelle rimanenti tavole il lettore dovrà indovinare quali personaggi famosi sono raffigurati nei disegni che Orlandi ha disegnato.
MM 303
Caos ad Agarthi: i tunnel spaziotemporali, quelli che collegano la Terra con i più remoti angoli dello spazio e con gli abissi imperscrutabili del tempo, si sono riaperti.
New York si ritrova così invasa da varchi spaziotemporali, per la gioia dell'utente EddieJobson, che catapulteranno i sventurati newyorkesi nello spazio e nel tempo (anzi, nei remoti angoli dello spazio e negli abissi imperscrutabili del tempo). Martin, per una volta in difficoltà, chiede aiuto ad Altrove, ma trova occupato. Allora prende un taxi e ci va direttamente.
Con grande sorpresa, scoprirà che proprio Altrove è la causa di tutto: un operaio di Alzano Lombardo ha trovato fila al casello per Bergamo e ha desiderato che tutte le vie fossero aperte. Caso (e sfiga) ha voluto che proprio in quel momento passasse la cometa Davidson (o più semplicemente cometa BZX528592HHPPSIGJ3399, dal nome dello scopritore) che, com'è noto, passa una volta ogni 124778438 anni ed esaudisce i desideri. Ad Altrove non sono riusciti a fermare l'evento e ora tutti gli uomini della base giacciono sotto il potere di Gino Brambilla, l'operaio. La situazione verrà risolta dal padrone dell'acciaieria dove lavora Gino, Osvaldo Burziconi, che placa il manovale promettendogli che provvederà ad istallare un'uscita di sicurezza con maniglione antipanico nell'impianto, finora sprovvisto.
In questa splendida storia, oltre a tutti gli elementi tipici dell'Avventura con la A maiuscola, troviamo anche la critica all'acciaieria bergamasca e agli abusati tunnel spaziotemporali, che collegano ai più remoti angoli dello spazio e agli abissi imperscrutabili del tempo.
SPECIALE MM 26
Dopo le polemiche suscitate dallo Speciale precedente (in cui non c'erano Angie, Dee&Kelly), questo numero, scritto e disegnato da Torti, la sensuale ragazza e i due stralunati truffatori giocano un ruolo di primo piano. La storia è piuttosto anomala per il mondo dei fumetti e vede i 3 personaggi esibirsi ripetutamente in spogliarelli, sbavature e "miserabili vermi" a casa del divertito utente Eddiejobson, con lo scopo di aumentargli il calore del termosifone.
Nell'albetto allegato di 64 pagine tolte copertina, editoriale e 2 di pubblicità all'Almanacco di Nathan Never, si festeggia la 300° domanda dell'utente Aldous facendo il punto sulla situazione degli Esagoni venuti dallo spazio. Disegni di Alessandrini e De Cubellis.
MM 304
Ed ecco la prima parte della storia doppia che vede il ritorno di Mister Jinx.
Martin è l'unico a non sapere che torna Mister Jinx, ma non per questo fa una vita peggiore della nostra. Il mefistofelico diavolo tecnologico che realizza i sogni proibiti della gente, questa volta supera sé stesso e, allettato dalla possibilità di guadagno molto elevata, clona Pamela Anderson, sogno proibito di più o meno mezzo mondo. New York è così invasa da tante Pamele Anderson e anche Martin ne cade preda, anche perchè Diana è in Canada per un convegno sui poveri del Darfour.
Mister Jinx, per non fare la storia sempre uguale, decide di rapire Martin, raccontargli tutto e liberarsi di lui. Martin, legato su un lettino da sala operatoria con due larghe cinghie, dice a Mister Jinx che non può ucciderlo perchè lui ci sarà ancora nel futuro di Nathan Never. Mister Jinx non capisce se il "lui" è riferito a lui stesso o a Martin, così il BVZM approfitta di quest'attimo di disattenzione per sferrargli un calcio in faccia, togliergli la pistola, slacciarsi le cinghie, cortocircuitare i macchinari elettronici, fare una battuta sui crolli dei laboratori nella serie, e scappare.
La storia sembra finita per il meglio, ma noi sappiamo che veramente Mister Jinx sarà vivo nel futuro di NN e quindi non può morire e infatti, ecco spuntarlo dalle macerie inveendo: "Stavolta la facciamo finita, dannato Mystère! Bwah! Bwah! Bwah!"
STORIE DA ALTROVE 12
Attraverso un prologo ambientato nel '600 vediamo Galileo nascondere qualcosa di importante in uno scrigno e gettarlo nell'Arno.
1785, Parigi. Un giovane soldato, che capiamo essere il futuro Napoleone da un monologo interiore, trova uno scrigno (quello di prima), lo apre e vede una luce accecante; poi lo richiude e lo getta nella Senna.
1916, Venezia. Due figure sono intenti a combattersi a colpi di kung-fu per le vie della città: sono Olimpia la robottona tettona e un ninja inviato da Fu-Manchu (il cui urlo terrorizza l'Occidente). Nel frattempo, a Londra, Sherlock Holmes incontra il fratello Mycroft e discutono sull'ipotesi che Colui che Dimora nelle Tenebre possa essere ancora in circolazione, magari reincarnato in qualcuno di molto importante. "Pensi alla regina, Sherlock? Avanti, ti conosco e so che quando fai quello sguardo.." domanda Mycroft. "Veramente pensavo a Mastella" ribatte il detective di Baker Street. Dopo un'accurata indagine il complotto ordito ai danni di Mastella (giunto dal futuro attraverso la Loggia Nera, che altri non è che un tunnel che comunica con gli angoli più remoti dello spazio e con gli imperscrutabili abissi del tempo, e che nel corso dell'albo noi non riconosciamo essere lui per non incappare in polemiche) viene smascherato ma, con un colpo di scena di prim'ordine, scopriamo che "Hudson" era nel corpo della Regina. Non scopriamo cosa c'era nello scrigno perchè questo albo è la prima parte di un'esalogia in cinque parti.
MM 305
Martin sta tranquillamente fumando una sigaretta, quando alla radio sente che Diana, di ritorno dal Canada, è precipitata nel bosco innevato (a Ottobre). Martin è pronto a partire, ma una medium lo chiama dicendogli che "uno che lui conosce molto bene" vuole mettersi in contatto con lui. Questo qua è il prof.Aldridge, che, siccome è subentrata l'atarassia, non si ricorda cosa doveva dirgli.
In quel momento irrompe Mister Jinx, sfuggito al crollo del laboratorio (ricordate?) e bramoso di uccidere il suo nemico. Ma Martin capisce che solo Jinx può riparare il coso per collegarsi con l'aldilà e stipula con l'avversario di mille battaglie una tregua. Jinx accetta e ripara il coso.
Giunti nell'aldilà, Martin e Jinx trovano le anime tutte disordinate perchè nell'Almanacco 2002 si diceva che era scoppiata una guerra civile fra le anime. Ma Martin non si ricorda bene questo passaggio e così l'autore ce lo riepiloga utilizzando 15 pagine.
Jinx viene catturato dalle anime cattive che vogliono tornare alla vita e viene massacrato di botte, ma a Martin poco gliene cale e cerca Aldridge, trovandolo intento a giocare al cubo di Rubik. "Come faccio a tornare a casa, prof.Aldridge?" "E che ne so? Io tengo l'atarassia! Piuttosto, chi sei, baldo sessantenne?" il dialogo fra i due tradisce tutta l'emozione di due vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo. La situazione sembra tragica, ma alla fin fine si risolve perchè Martin viene 'risucchiato' nel suo corpo terrestre, anche se non sa spiegarsi bene come.
Nell'ultima didascalia si accenna al recupero di Diana e a un "discorsetto" fatto tra i due che non ci riferiscono perchè troppo privato (cioè copulano).
ALMANACCO DEL MYSTERO 2010
Nella emozionante storia a fumetti (scritta da uno sceneggiatore e disegnata da un disegnatore) contenutavi, una collezione di statuette dell'età del bronzo sparisce da un museo di New York. Martin, che era a casa in panciolle, viene convinto da Travis ad indagare su questo misterioso furto. Dopo mille indagini, il BVZM scopre che dietro al furto si cela un ladro, il cui mandante è un noto collezionista di statuette dell'età del bronzo di New York.
Oltre a questa imprevedibile ed entusiasmante storia troviamo i consueti suggerimenti sui libri mysteriosi dell'anno (Harry Potter 10 e un emulo di Dan Brown a caso) e i film (uno sui supereroi, uno di cappa e spada e un altro che non c'entra niente col mystero), mentre il dossier mysterioso, Mysteri mysteriosi, contiene 4 mini-dossier strettamente collegati l'uno con l'altro: Le frappe del Re Toth di Giulio Cesare Cuccolini, sui dolci di Carnevale degli antichi egizi; Lussemburgo mysteriosa di Dario Fagina, che ci svela gli incredibili enigmi del piccolo stato mitteleuropeo, Ciao mamma vado a prendere il latte, di un fan di Morandi, che racconta la storia di questo arcano artista sempreverde; Gli animali immaginari, di un anonimo, che metti che qualcuno non li ha imparati dagli altri 2 dossier dedicati loro, ora può saperne di più sulle creature partorite dalla mente dei più grandi artisti.
MM 306
Nell'albo di Dicembre, il detective dell'impossibile sta guardando i pornazzi su Internet quando, d'incanto, appare un messaggio sullo schermo. Dal testo Martin capisce che il mittente è Korg e, per rinfrescarsi un po' le idee, dedica 6 pagine a riassumere tutte le sue precedenti avventure con lo strambo ologramma. Fatto ciò, Martin riceve la visita di due Uomini in Nero che lo narcotizzano e lo portano nella loro base segreta, dove viene messo in una cella. Sorpresa lo coglie quando vede che con lui nella cella c'è Erickson! L'Uomo in Nero-che-però-è-un-po'-buono racconta quello che gli è successo al termine della storia del Maxi #3: lo spirito di Adam è entrato in lui e da quel momento ha voluto eliminare tutti gli UiN cattivi, solo che al terzo cadavere l'hanno beccato e messo in cella. Solo Martin può aiutarlo ad evadere da lì e a uccidere gli UiN cattivi!
Ovviamente i due riusciranno a liberarsi e, dopo mille peripezie, ad uccidere un po' di UiN cattivi, ma non tutti, che sennò è finita la serie.
Particolarmente sconvolgente è il finale dell'albo, che vede gettare un po' di luce sul mysterioso Capo degli UiN: da un paio di battute nella penultima vignetta e rivolte a Erickson, si capirà che il capo è, pensate un po', nientepopodimeno che...........suspence........ il padre di Martin, evidentemente ancora vivo!
Note:
Queste prime altreprime, lo avrete capito, rappresentano per noi ciò che Scheletrino rappresenta per Alfredo Castelli: giovanile entusiasmo e umorismo satireggiante a 360°, che esprimono un talento già palese, seppure ancora da modellare su tonalità definitive.
301. Continuity metaletteraria, come un membro del Gruppo 63. Si prosegue dalle Altreprime 2008, immaginando che le vicende di Addio, Java! non siano stata bufale sensazionalistiche, ma un vero e proprio punto di svolta narrativo. Il riferimento palese è alla serie tv in voga in quegli anni, di cui eravamo, più che cultori, adepti fanatici. Il riferimento meno palese è all'albo Emoticon :-( (MM #290) del cultore fanatico.
Maxi 5. Nel Dicembre del 2008, data in cui queste pagine sono state estese, non era ancora stato rivelato il destino della pubblicazione MAXI MARTIN MYSTÈRE. Si immaginava, dunque, che avrebbe proseguito business as usual. La prima storia unisce alcuni dei nostri tormentoni. La seconda è pura continuità metaletteraria (vedi 301). La terza anticipa L'albero filosofico di Beretta (MM #340).
302. Parodia dell'incipit di La tredicesima fatica (MM #281).
Gigante 14. Idem c.m. (come il Maxi). Parodia, almeno negli intenti, de La capsula del tempo (MM #30/31). Al tempo della pubblicazione di queste righe (non queste queste, quelle dell'altreprima), la maglietta della salute di Martin compariva regolarmente nelle copertine della serie, risultando, per questo, oggetto di lunghe discussioni tra gli utenti di allora del forum Agarthi. La gag su Orlandi è adattabile ancora al contesto odierno. Chi ha notato la sinistra associazione tra cavatappi e alieni? Eravamo troppo avanti.
303. Parodia de Il Sole Nero (MM #292). L'utente menzionato era solito esprimersi negativamente in merito all'abuso dei varchi spaziotemporali.
Speciale 26. Risposta allo Speciale #25, il primo in cui Angie e soci risultavano assenti, dopo vent'anni di presenze ininterrotte. L'utente menzionato era solito esprimersi negativamente in merito alla presenza di quei personaggi e di Rodolfo Torti. Degna di menzione una delle prime reazioni all'avvento, sul forum Agarthi, dell'utente Aldous.
304. Documento storico di importanza epocale: rivela esplicitamente una verità riemersa dal limbo del dimenticatoio soltanto nel 2021. Ovvero che, nel 2008, fu annunciata entusiasticamente una storia in due puntate dedicata al ritorno di Mister Jinx. Da segnalare la pungente presa in giro dei tormentoni delle storie mysteriane.
Storie da Altrove 12. In prima pubblicazione, il testo conteneva uno strafalcione storico di cui ci siamo vergognati più del dovuto. I riferimenti espliciti sono La donna caduta dal cielo (Almanacco del Mystero 2007), il ciclo Holmesiano di Carlo Recagno (Storie da Altrove 2,3 e 5) e il Governo Italiano caduto nel 2008. La sapida critica alla Monarchia Britannica anticipa, di molto, il restyling dylandoghiano più recente.
305. Vedi 304. Parodia di La vita segreta di Diana Lombard (MM #164/165) e Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mystero 2002).
Almanacco 2010. Come ricorderete, il vero Almanacco del Mystero 2007 fu il primo ad ospitare servizi non inerenti il fumetto, tra i quali una riproposizione sintetica dell'Animalmanacco del 1997. Ecco, dunque, una presa in giro di questa deriva casual-nozionistica. Il fumetto, invece, vorrebbe irridere Il pavone dell'Imperatore (MM #284).
306. Di nuovo eventi tornati nel dibattito nazionale soltanto nel 2021. Ma, nel decennio precedente, quel riferimento lanciato alla fine del MM Gigante #9, era divenuto uno pseudomystero, un creepypasta, un checacchioneso, un mystero esso stesso, su cui lucrare e fantasticare. L'altro riferimento esplicito è alla saga di Adam e Korg, che dopo il Maxi MM #3, immaginavamo di rivedere quanto prima. Deh, la gioventù!
Nessun commento:
Posta un commento