lunedì 18 aprile 2022

LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2017

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


ANNATA 2017

Tanti sbadiglioni per il Buon Vecchio Zio Marty!


MM 349: FIAT LUX

Il BVZM è impegnato a comunicare la lettura del contatore all'Enel statunitense. La procedura telefonica si fa però inspiegabilmente ardua e difficoltosa quando Martin Mystère sbaglia il numero da digitare per poter proseguire nella pratica, per poi, dovendo ricominciare quest'ultima da capo, dimenticare il numero telefonico da ricomporre; non solo: essendo presbite, per poter rileggere il numero il detective dell'impossibile è costretto a prendere gli occhiali da vista, ma - mystero nel mystero - essi non sono a portata di mano, dove era convinto di averli visti l'ultima volta. Per ragioni altrettanto inspiegabili, Java, che pure dovrebbe essere in camera sua al primo piano, pare non udire gli appelli disperati del professore. Cosa succede a Washington Mews, 3? E quale sottile filo lega questa vicenda alla presentazione della nuova utilitaria italo-americana che - pare - rivoluzionerà il mercato dell'automobile a livelli finora impensabili? Una incredibile avventura da leggere tutta d'un fiato, anzi, a 299 792 458 vignette al secondo, cercando di rimanere il più possibile lucidi. Di Luigi Mignacco e Paolo Ongaro.


MM 350: CRASI SULLE FINITERRE

D'improvviso, una notte, un malinconico temporale si abbatte su New York. A mezzanotte in punto, il telefono di casa Mystère inizia a squillare con insistenza. Java, come al solito, finge di non sentire, e così è ancora una volta il BVZM a dover scendere al primo piano per rispondere. Al trentesimo squillo, il detective dell'impossibile alza la cornetta e fa in tempo ad ascoltare solo una enigmatica parola, prima che cada la linea: "aiotto". Per nulla colpito dall'evento, l'assonnato zio Marty torna a ronfare della grossa. Il giorno dopo, l'ispettore Travis comunica che la telefonata proveniva da una signora rumena che era rimasta incastrata nella vasca da bagno e che, disperata, aveva telefonato a tutto l'elenco telefonico di NY. Ma il Buon Vecchio Zio Marty dubita delle conclusioni del suo amico ispettore, anche perché, poco dopo, un "aiotto" scritto in bengalese compare nel cielo sopra Washington Mews. L'unica ipotesi che balena nella mente di Martin è che "aiotto" sia la pronuncia britannica di "aiuto" e che, di conseguenza, la Terra Che Non C'è sia in pericolo. Così, mentre i saggi di tutto il mondo si radunano in preghiera, e i tonti continuano a governare, Martin Mystère si reca ancora una volta a Londra, ma questa, a causa del restyling di Dylan Dog, è irriconoscibile. Come ritrovare il magico quartiere dove un tempo nacque il celebre Peter Pan? E se la sua scomparsa non fosse che il primo sintomo di una nuova malattia capace di cancellare l'intero pianeta? Mentre Travis rimane comunque della sua idea, Java suggerisce una partita a scacchi... Uno spettacolare albo completo che celebra i 350 numeri della collana, scritto da Carlo Recagno e illustrato da Esposito Bros.


ZONA X: TRE SALTI NEL PASSATO

Tre eccezionali storie inedite per celebrare una fantascienza che nessuno scrive più! Nella prima avventura, NO SMOKING (di Chiaverotti e Caracuzzo), Martin Mystère è invitato ad una serata danzante organizzata dall'associazione Amici dei Navigli newyorkese. Disperazione lo coglie quando si accorge che Java, contemporaneamente invitato da Jovanotti ad una serata benefica organizzata dal Partito Democratico statunitense, ha preso in prestito il suo smoking. Non solo: Diana, nel frattempo impegnata in una "due giorni" alle Nazioni Unite assieme al giovane Ronny, ha portato con sé la carta di credito di famiglia. Riuscirà Martin a procurarsi un nuovo abito da sera in sole due ore e con pochi spiccioli a disposizione? E chi è quel misterioso uomo in frac, che solo va, per la città, mentre giunge mezzanotte? Pennacchioli e Orlandi firmano invece MANO E DITO TROVATI NEL MARITOZZO, una impossibile vicenda nella quale l'ispettore Travis è il finalista di Masterchef USA: dopo aver eliminato l'afroamericana sovrappeso Marianne, l'ebreo Fagin, l'irlandese tatuato Patrick e l'italiano impomatato Salvatore, l'unico rivale del detective è rimasto il polacco Ian Potozchi, particolarmente abile nella pasticceria. Travis, che è arrivato in finale solo perché gli altri cucinavano peggio di lui, suda freddo: la sfida finale prevede la preparazione di uno squisito maritozzo alla panna. Non passerà molto tempo prima che Travis si renda conto che esiste solo un modo per eliminare Ian... Chiude l'albo l'episodio I DUE SOLI, di Castelli e Roi, nel quale il detective dell'impossibile presenta una paradossale e angosciante vicenda ai confini della realtà! Tom e Jerry sono gli ultimi uomini rimasti sulla Terra. Ma sono realmente soli? In fondo sono in due, e la matematica non è una opinione...


MM 351: KRAKENTRUPPEN

Martin Mystère, Java e Diana sono in vacanza alle Hawaii, ospiti di Michelle Obama e figlie, con le quali sono impegnati a promuovere la cucina locale, particolarmente salutare e digeribile. D'improvviso, dopo aver gustato la celebre impepata di cozze locale, Java viene colto da un malore e in breve si ritrova ad un passo dalla morte. Lo straziante urlo di dolore & rabbia di Martin Mystère risveglia il Kraken, il quale, a sua volta, risveglia una centrale nucleare spenta dopo il disastro di Fukushima. Il panico si diffonde rapidamente sull'isola, sulla quale accorrono immediatamente Travis, Aaron, Mark Pollard, Ronny (è nero) e gli Uomini in Nero (anche loro). Questi ultimi, particolarmente desiderosi di preservare il pianeta, mettono in atto una organizzatissima campagna informativa volta a rassicurare la popolazione: così, Martin Mystère - che, come sapete, aveva promesso di combattere la disinformazione con la corretta informazione - si ritrova ancora una volta a collaborare con quello che un tempo era il suo più acerrimo nemico. Il politically correct però non sembra fermare la bestia marina. Anzi: altre bestie compaiono all'orizzonte. Da dove proviene l'esercito di Leviatani? E cos'è esattamente quel 'purgatorio' ove pare debba essere condotto il dolorante Java? Lo chef pluristellato Antonino CaraVan Houten e lo spietato Mitsuhirato ridono della grossa. A parte quella volta nel '41, le Hawaii non sono mai state così in pericolo. Da un'idea di Paolo Morales, un'esplosivo racconto di Sergio Badino e Giancarlo Alessandrini.


MM SPECIAL 33: DIANA - IL MISTERO DELLA PIETRA, DELL'ALBERO E DEL TRENO AZZURRO

Ad Altrove, com'è noto, esiste una sezione deputata al controllo di quella che viene solitamente chiamata "cultura popolare". Durante la visione di un misconosciuto programma televisivo italiano, gli agenti di Altrove effettuano una straordinaria scoperta: pare che un dodo - parlante - sia sopravvissuto al di fuori del Suriname, e che bivacchi all'interno del tronco cavo di un misterioso albero di colore celeste, assieme a quello che pare proprio essere il fumettista Don Rosa. Immediatamente condotto alla base e interrogato, l'autore disneyano è costretto a confessare: l'albero è l'ultimo esemplare di Hyper-Erborea, e solo una Pietra di Sangue può deteriorarne i filamenti assorbendone la linfa vitale. Per fortuna, Altrove possiede una queste Pietre, recuperata anni prima dal soldato Rogers e forse un tempo appartenuta nientemeno che a Dracula in persona, ma non ne ha mai compreso il funzionamento. Ora se ne presenta l'occasione, così Tower organizza subito una missione: il viaggio della Pietra sino all'Albero, però, dev'essere discreto. Martin Mystère viene dunque scelto per condurre l'operazione, ma, essendo in trasferta con Travis a Bird Center, viene subito rimpiazzato da Diana, indubbiamente poco appariscente e altrettanto poco appetibile per chiunque. Diana sembra così essere in procinto di svelare il mistero della pietra dell'albero azzurro, ma ecco che sul treno su cui è in viaggio avviene un omicidio, e il vagone nel quale la sig.ra Mystère alloggia svanisce misteriosamente... Un complesso intreccio ordito da Carlo Recagno e Rodolfo Torti.


MMPresenta 13: POKER D'AMICI PER MARTINO

Dopo aver assistito alle avventure di Diana Lombard, sbirciamo le vite segrete dei quattro principali amici del detective dell'impossibile.

PROTOCOLLARE IL LEVIATANO (di Recagno e Filippucci) vede Chris Tower e Max Brody impegnati a sbrigare le scartoffie previste per ogni nuovo reperto acquisito dalla base segreta.

THE TRAVIS (Castelli & Nisi) svela finalmente le segrete origini dell'ispettore Travis, il morto creduto detective! Un abulico ispettore senza hobby e senza vita sociale ottiene uno scopo nella vita dopo la visione del telefilm Zorro e la decisione di avere anche lui una vita segreta, ma senza costume. Veniamo così a conoscenza anche del vero ruolo ricoperto da Ronny nella serie.

ANGIE-LA MIA VITA DISEGNATA MALE (O COMUNQUE IN MODO ALTALENANTE) risponde ad un atavico quesito: perché gli Special non sono mai disegnati da Gipi ma sempre da Erreti? Testi di Igort, disegni di Itort. 

IL BARILE DELL'AMMOLLATO (di Cavaletto e Cardinale), infine, ci permette di assistere alla triste vita del grasso e pigro Java, corrotto dal molto - troppo - tempo libero a propria disposizione. E la domanda sorge spontanea: che, ottenuto il colore 'blu', il neanderthaliano necessiti ora di un ruolo più attivo nella serie?


MM 352: L'EREDITÀ DEI SCULTONI 

180 a.C. A Sirmio, presso Vindobona, l'odierna Vienna, un'esplosione nucleare atomizza i soldati romani orfani di Marco Aurelio e alcuni germanici. Il boato viene udito anche in Sardegna, ove una strana creatura rettiliforme si ridesta dal suo sonno millenario. 2017, Roma. Durante una puntata del quiz L'Eredità il conduttore Fabrizio Frizzi pone una domanda riguardante lo Scultone. Il concorrente risponde correttamente, ma mysteriosamente il giuoco premia le risposte errate. In stato visibilmente alterato, il concorrente viene fulminato da una scossa. Una risata di Frizzi allenta la tensione e il programma ritorna a scorrere senza incidenti. Ma il BVZM, che si trova nella capitale italiana per discutere della riforma della Rai e siede tra il pubblico in istudio al momento del misfatto, ritiene che dietro l'incidente vi sia qualcosa di losco: perché - si chiede - porre, in un quiz popolare ove i concorrenti non sono certo selezionati in base allo studio e alla preparazione intellettuale, una domanda riguardante un mystero come lo Scultone, una creatura che - esattamente come i programmi televisivi italiani - aveva il potere di ipnotizzare chi lo osservava, cancellandogli la memoria? E per quale motivo il concorrente, che aveva risposto correttamente, è stato eliminato? Chi è realmente Fabrizio Frizzi? Cosa nasconde la sua celebre risata, e per quale motivo egli non indossa più gli occhiali? Forse è per ipnotizzare meglio? Insomma, una domanda dopo l'altra il detective dell'impossibile si ritrova coinvolto in una delle più complesse indagini della sua carriera. Carlo Recagno e Franco Devescovi firmano la prima parte di una nuova, entusiasmante storia doppia, che si concluderà nell'albo successivo.


Storie da Altrove 18: L'UOMO CHE VOLLE IL FARSI RE

1888. Su un treno per il Darjeeling, Rudyard Kipling ascolta il racconto di uno straccione, che per disprezzo chiama Peacho. Ma l'uomo si rivela essere il giovane George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon, celebre per non aver fatto ancora nulla. Lord Peacho Carnarvon racconta di come lui e il suo amico Aviol Travon, suggestionati dall'idea di rivivere le avventure descritte nelle Mille e una Notte, avessero raggiunto il medio estremo Oriente, e di come lì avessero soggiogato la popolazione autoctona esportando la democrazia di cui s'erano nutriti in terra d'Albione. Il racconto prosegue rivelando come in breve Carnavon fosse diventato il re di quella regione e Travon il suo vice. E di come Travon, geloso, volesse a tutti i costi diventare re al posto del re, riuscendoci solo dopo mille e una peripezie. A racconto concluso, Kipling si lascia scappare un solo, lapidario commento: "Is no good". 1928. Quarant'anni dopo quella conversazione, Carnarvon muore, colpito da una sinistra maledizione. Poco prima di spirare pronuncia varie parole, di cui molte non riferibili in presenza di minori. Fra le altre, una spicca alle orecchie degli agenti di Altrove: "Travon". La base statunitense che si occupa di tutto quello che la scienza ufficiale non intende spiegare decide dunque di inviare una spedizione in Persia per recuperare lo pseudo sovrano, che ora si fa chiamare Alì Satan e il cui nome è temuto fino ad Aleppo ("Pare di Satan, Aleppo", mormora la popolazione indigena). Questo albo - scritto da Carlo Recagno e illustrato da Antonio Sforza e Giovanni Romanini - racconta delle notti d'Oriente che seppero incantare, sedurre e stregare persino due anziani burberi come Rudyard Kipling e l'agente Kyle Anderson, alla ricerca della discendenza di Alessandro il Grande.


MM 353: IL VOLTO DELLA ORFEI 

Si conclude la vicenda iniziata due mesi fa nell'albo L'eredità dei Scultoni. Roma. Martin Mystère è venuto a conoscenza di una verità sconvolgente: sotto gran parte della nomenclatura mass mediatica, politica ed imprenditoriale italiana si nasconde la genìa degli Scultoni, rettili antropomorfi, dotati della capacità di ipnotizzare le masse e consentire, così, il mantenimento del proprio potere. Il detective dell'impossibile si trova ora braccato dalle forze speciali del capitano Flaherty e, a causa della pedonalizzazione di alcune aree della città voluta da certe frange estremiste della popolazione indigena, in superficie ogni via di fuga gli appare preclusa. Per sua fortuna, a dargli manforte interviene la Corte Maledetta locale, i cui nani e ballerine rammentano al BVZM che nella capitale italiana ognuno può fare quel che più gli aggrada e che, non senza motivo, gli antichi savi sostenevano che "chi va a Roma deve fare come i romani". Detto fatto: in breve, parcheggiando in tripla fila, sbeccando monumenti centenari e insozzando dappertutto, Martin Mystère riesce ad attirare l'attenzione di Gigio Lelli, un attempato individuo che ha dato il nome ad un famoso personaggio televisivo per bambini e che ora offre il suo aiuto al detective dell'impossibile. Ma chi è realmente l'ambiguo Lelli? Martin Mystère tituba e tentenna, ma poi la sua proverbiale razionalità prende il sopravvento: "mi sono alleato con gli Uomini in Nero, mi posso alleare anche coi piduisti, tanto è lo stesso". Soltanto utilizzando la macchina invincibile di Lelli, infatti, il detective dell'impossibile può percorrere tutte le strade che conducono al centro della Rosa Alchemica e sollevare la maschera di cera dell'immarcescibile Donna Eterna, forse una delle Moire, regina di quel circo che è la Città Altrettanto Eterna. Ma qual è il nome attuale della Rosa? Con la riforma dei Municipi non si capisce più niente. Alfredo Castelli, Roberto Cardinale e Alfredo Orlandi vi invitano ad una vera e propria "summa" del mystero.


ANNI 30: BEMBO CHI?

A Conillegno, nell'Italia sFascema del dittatore Crapone, giunge un bambino senza memoria: ha una forza mostruosa ed è in grado di parlare fluentemente in latino volgare. Subito viene ribattezzato Bembo Kid, anche se il regime ne impone la traslazione in Bembo Bimbo. Contemporaneamente, lo sceneggiatore Marconi, notoriamente appassionato di ciclismo, inventa un nuovo raggio per la bici dalle estremità acuminate e dunque mortale. Cosa accadrebbe se finisse in Giro? In qualche modo le due notizie debbono essere inviate ad Altrove, così il celebre Mistake the Mestician crea un'apposita rivista, l'Ebdomadario Enigmistico, nei cui cruciverba nasconde gli sms (secret messages) destinati agli americani. Quando i tre idraulici Giò 'Mbuti, Ricino e Spassosetti entrano nel Bel - 'nsomma - Paese nessuno sFascemo si accorge che i tre sono in realtà Martin Mystère, Java e Tracey che impersonano un ruolo. Così, Bembo e quello che il popolo subito identifica come "trio L'èstrano" possono finalmente menar pugni e ricacciare il nemico donde esso è provenuto. Ma il compito che li attende non sarà semplice: secondo Mistake, la Piovra è ovunque... Un nuovo, avvincente capitolo della saga ideata da Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini.


MM 354: MYSTERO BUFO

L'é il miltrecént e ventinöff: quel ganassa dell'Eimerik la va sö e giò per tuta l'Europa a tranciar teste, ogni puerèt che non crede al Signùr l'è terorisato. Amassa che ti amassa, cus'è che succede? Succede che ai Mori girano i maroni, ciapano su il Bafometto e sull'Alamut rifan la Setta degli Asciscìn. Ma el piàs no, all'Eimerik, el Diavùl de l'Inférno. Così se incassa di brutto e, in quater e quater vott, vien fuori una guerra paranurmàl che fa cagar giò anca el Papa. E nel duemila e diciassétt 'sta guerra chi l'è mìa finita. Un bel giòrn el Martìn Mistèr è lì che la va sö e giò per la Nuova Iorche col Trevis, el solo ispetùr che non ispesiona mai niént, quando BOM! mica va a sbatter sul Tom Enx? - che però qui se ciama Robert Léngdon. Il Lengdon, oviamént, ha truvaat el tesoro dei Templari, che - va' teh che roba - l'é propri il Bafumét. Anche il Trevis el dise "Che cü". Insomma: el letùr scafaa ha già capì come la va a finire la storia. Gh'è la Forsa del Bene, del Mal, e tüta quela roba lì, gli inseguimenti, il mistero. Cos'altro dire: che's chi l'é un fumetto del Beretta (il Castelli l'era impegnaa in redasiùn) e del Coppola, che l'è di Napoli ma l'è un bravo bagai.



Note:

Proposte sul più noto social network assieme alle altreprime precedenti, questa tornata ebbe a disposizione una platea leggermente più amplia, grazie ad un intermediario che si premurò di mostrarle al gruppo dei Nipoti di Mystère. E così poté fregiarsi di un paio di apprezzamenti in più. 

349. In omaggio alla faciloneria delle origini, abbiamo evitato di documentarci in merito all'erogazione della corrente elettrica negli USA. Non solo, non ci preoccupiamo nemmeno in questa occasione, per non cancellare nemmeno una briciola del fascino del passato. L'aneddoto, lo avrete intuito, è biografico. Il riferimento alla casa automobilistica nostrana più nota negli Stati Uniti ha fondamenti reali.

350. Omaggio a Crisis on the Infinite Earths, in largo anticipo sulla deriva multiversale bonelliana (ok, Dylan Dog ci aveva preceduti; ma perché glielo avevamo permesso). Il Java che appare in questa vicenda è coerente con quello dell'albo immediatamente precedente. Gran mix di classici mysteriani: I misteri di Londra (MM 85-86); Nostra Terra dei Mysteri (Almanacco del Mystero 1988); Roncisvalle (MM 94-95-96). "D'improvviso, una notte"? Abbiamo detto "classici", che c'azzecca? Sennò citavamo anche Il giocatore di scacchi (MM 337). Aiotto-aiuto, che gag. Il riferimento è ad un celeberrimo noir del Topolino italiano. Quale preferite tra questo albo celebrativo e quello effettivamente pubblicato? 

Zona X. Riferimento velato al nostro scetticismo in merito alla riproposta dell'imitazione di Ai confini della realtà al pubblico del terzo millennio. La prima storia è stata concepita e scritta in due minuti, tanto l'associazione d'idee era spontanea. Come "chi è Ronny"? È lo spacciatore di droga di MM 264, poi laureatosi in MM 318 grazie ai soldi del Ricco Adottivo Zio Martin. Cherubini e Modugno li conoscete, così come l'AAdN produttrice di albetti fuori serie. La seconda storia è ispirata alla moda di quel momento, cioè al programma televisivo che seguivamo in quei giorni. Il titolo del romanzo parodiato è uno dei nostri preferiti di sempre, e uno dei nostri instancabili divertimenti è modificarlo in modi sempre diversi senza rovinarne il ritmo. La terza storia ebbe un paio di timidi apprezzamenti: ma sospettiamo che il gioco di parole con Le due lune (all. MM Speciale 23) non sia stato colto del tutto.

361. Omaggio a Protocollo Leviathan (MM 328), che a sua volta omaggiò il forum, e al Classico L'oceano dei veleni (MM 109-110-111), che amavamo anche prima del recente ripescaggio dall'oblio. Oltre ai riferimenti all'attualità dell'epoca, che rendono questi testi dei veri e propri documenti storici, i più avranno certamente notato la battuta razzista. Pardon, volevamo dire: il riferimento velato a Congiura nei cieli (MM 322). Riecco Ronny (Zona X). Verso la fine, frullato misto di riferimenti alla serie tv Supernatural, ai programmi di gare culinarie e a un celebre nemico di TinTin

Speciale 33. Sagace convergenza di continuità assortite. I concetti introdotti nello Storie da Altrove n.16 (a loro volta debitori di una saga di Capitan America) si intrecciano ora con l'episodio L'ossessione del Reverendo Dodgson (Almanacco del Mystero 1997) e, per mezzo di associazioni foniche e non, arrivano a lambire nientemeno che una celebre indagine di Agatha Christie e un ancor più celebre programma televisivo prescolare, che in tempi affini, seguivamo con avidità. Meno lampante è il collegamento tra il fumettista disneyano e tale programma: ma, chi ha visto, sa. La protagonista è Diana, in omaggio ai MM Special 23 e 24. Il riferimento a La scure incantata (MM 242-243) è grossolano (ah ah). 

MM Presenta 13. Omaggio alla gloriosa tradizione degli anni 1990 degli albetti dedicati ai comprimari delle testate, tradizione che MM ha sempre snobbato. Ogni grande autore ha i suoi tormentoni e ricicli, per questo, nella prima storia, riproponiamo Protocollo Leviathan (MM 328), in chiave nuovamente differente. Della seconda storia siamo soddisfatti; il pubblico non è stato dello stesso parere; si rifà, naturalmente a The Spirit di Will Eisner (che portava la mascherina, ricordate?), laddove Ronny ricopre il ruolo che fu di Ebony White. Nella terza storia ricicliamo una delle nostre gag preferite. Nella quarta riproponiamo astutamente un pezzo realizzato per un progetto non mysteriano (i Racconti di Edna Carlo Bo: li trovate in un altro post), con una piccola menzione de I sette signori dell'Iride (MM 300).

352. Probabilmente il nostro capolavoro, assieme al seguito. Basato su fatti realmente accaduti. Naturalmente stiamo tirando in ballo L'eredità dei Teutoni (MM 160-161) e Il mistero del Nuraghe (MM 34-35)... oppure un Indiana Pipps di Bepi Vigna (esatto, avete letto bene).

Storie da Altrove 18. Siamo discretamente fieri di questo minestrone dal sapor mediorientale. Di mysteriano c'è solo il recagnano Kyle Anderson e di fumettistico soltanto Iznogoud (lo trovate anche nel recente MM 386), di cui sfruttiamo anche la prima traduzione italiana. Il nomignolo di Lord Carnarvon è inventato, ma quello reale è quasi uguale. Nell'anno 2022 sia Le mille e una notte che Carnarvon sono entrati ufficialmente nell'universo di Mystère.

353. Probabilmente il nostro capolavoro, assieme al prologo. Di nuovo L'eredità dei Teutoni (MM 160-161), con Minaccia dal Passato (MM 235-236-237). Ma il pezzo forte è il fiume psichedelico di riferimenti politici, letterari e pop, da Eco alla fiction Distretto di Polizia.

Anni 30. Parodia della parodia, prodotta in un momento creativo particolarmente felice. C'è di tutto: Nembo Kid, l'autarchia, Incroci pericolosi (MM 151-152), La Settimana Enigmistica, L'uomo senza memoria (MM 298), i fumetti Disney di Massimo Marconi e Floyd Gottfredson, una celebre saga di Mandrake.

354. L'estasi creativa (creatina?) raggiunge il suo culmine orgasmico. Omaggio combinato a Dario Fo e a Valerio Evangelisti, con un pizzico di Dan Brown. Il bafometto, lo sappiamo tutti, comparve ne La Setta degli Assassini (MM 88-89-90) e in Diavoli dell'inferno! (MM 153), e in ulteriori seguiti e persino in un romanzo... ma saperlo, in questo caso, non è così fondamentale.


venerdì 15 aprile 2022

LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2016

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


ANNATA 2016

Il solito tran tran sconvolge la vita del detective dell'impossibile!


MM 343: LA TIGRE DI MARTINO

Un evento storico minore che non interessa a nessuno si ripercuote ai nostri giorni, quando delle persone iniziano a morire. Un divertito Travis coinvolge subito il suo amico Martin Mystère, e gli fa da spalla in una articolata indagine spezzata da flashback autoconclusivi. Quali fili legano avvenimenti messi lì per allungare il brodo? Tutte le risposte, forse, in un filler completamente inutile! Testi di Castelli con la collaborazione di Mignacco e Lotti, disegni di Romanini. 


MM 344: LA MUMMIA RITROVATA

Nel 1996, il Buon Vecchio Zio Marty era stato coinvolto in una delicata indagine a base di spionaggio, al termine della quale un enigma era rimasto insoluto: la mummia del popolo nomade de Lo spirito del tatuaggio era sembrata essere quella di un personaggio celebre, ma il BVZM, impegnato a giocare a Crash Bandicoot 2, non aveva avuto il tempo di rivelarne l'identità. Nel 2016, un arto della mummia viene rubato e recapitato al detective dell'impossibile. Contemporaneamente, a molte miglia di distanza, una nota ex europarlamentare italiana viene divorata da un alligatore uscito dalle fogne di Milano. Ma l'autopsia rivela un particolare sconcertante: la vittima non era chi diceva di essere. È solo l'inizio di una lunga vicenda, che vede Martin Mystère e lo ieratico ispettore Travis in trasferta (senza permessi) in Italia, impegnati a seguire le tracce della rediviva Anonima Estinti Eccellenti fino alla città dei fiori, per poter finalmente dare questa mano all'unica, vera Zingara. Testi di Paolo Belli con la collaborazione dei Ladri di Biciclette, disegni di Luigi Coppola.


BENTORNATI IN ZONA (X): IL SUPERMARKET DELLE RELIGIONI

Scherzo! Non esce neanche stavolta.

Come se ciò non bastasse, l'impossibile diventa realtà: anche il resto del numero non si presenta in edicola. Dove sarà? Forse in quella regione, a metà tra la luce e l'oscurità, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere? Chissà. In compenso vi ripresentiamo i primi due numeri, di cui abbiamo ancora abbondanti copie, in un "combo pack" incellophanato e sovraprezzato. Non fateveli sfuggire!


MM 345: MARTINO 3D

Un nuovo albo del mitico Paolo Morales, illustrato da Alfredo Orlandi. All'università, ove è andato a trovare il suo pupillo ex spacciatore di droga analfabeta ora ricercatore precario, Martin ritrova i due protagonisti di L'uomo senza memoria: i due ex hacker ora sono docenti di Criptografica fuori ruolo e sono al lavoro su un progetto del celebre professor Arnabaldo Giribaffo, gelosamente custodito nella villa del barone. Qualche sera più tardi, i due telefonano, preoccupatissimi, al BVZM, e poco dopo sembrano scomparire misteriosamente. Secondo uno sbrigativo ispettore Travis, i due non sono mai usciti dalla villa di Giribaffo. Al detective dell'impossibile non resta, dunque, che inoltrarsi nella enigmatica abitazione e perdersi in una impossibile vicenda a tre dimensioni, dai connotati quasi fantasy.


MM SPECIAL 32: APPUNTAMENTO AD ISLAND OAKS

Anche quest'anno lo "Special" ripesca personaggi e trame del passato, rovinandovene il ricordo. Martin, Diana e Java decidono di prendersi una vacanza e si recano ad Island Oaks, sull'isola di Cedar Key (Florida). Ma anche Tower e famiglia optano inconsapevolmente per la stessa decisione. E così Brody. E Angie. E Dee & Kelly. E persino Travis, stanco di essere escluso dagli "Special" estivi. Tra gli immancabili equivoci e le altrettanto immancabili gag, l'atmosfera giocosa lascia presto il passo ad un'altra, ben più lugubre: nel resort, infatti, si aggira anche una misteriosa figura legata all'universo dei Tarocchi, e che preme per portare i protagonisti in un preciso luogo e in un preciso momento. Che sia la personificazione della "coincidenza Mystère"? E quale ruolo svolgono "il segno di Venere", "la fortuna di Brody", il "Tempo di Tower", gli antenati di Dee & Kelly e Mabus in tutto questo? E perché Island Oaks si trova sull'isola sbagliata? Una sclaviana storia di Recagno e Torti.


MMPresenta 12: LES MILLE ET UNE MONDES DE MARTÉN MISTERO

Cosa interessa meno ai lettori di fumetto italiani dei fumetti francesi? Ecco dunque una rassegna completamente dedicata ai cugini d'oltralpe del BVZM! Si comincia con "Les aventures de Mar Tin: Lo scettro di Otto Kranz" (di Castelli e Filippucci); ancora Filippucci è chiamato a illustrare "Trave & Martiner: Le tre tasse del professor Amato", su testi di Recagno; seguono il preistorico "Jawhan" (di Recagno e Esposito Bros.), il futuristico "Mystérian & Lombardette" (con l'episodio "Metro Milanéss, direzion...cazzo, Bea! Dovevamo prendere la verde", di Mignacco e Alessandrini) e l'insolito team-up "Mysterix & Umpah!-Puah!" firmato Castelli & Nisi. Chiudono l'albo un breve omaggio a Jean Giroud in arte Moebius di Alessandrini e uno, più cospicuo, dedicato al fumetto francese contemporaneo, sempre più originale e appassionante: "Le chevalier qui dort", di Castelli & Cardinale. 


MM 346: IL MAESTRO

Cosa spinge l'uomo ad incatenare, per anni e anni, legioni di infanti a seggiole sbertucciate e a banchi scarabocchiati, chini su tonnellate di tomi scritti dagli Uomini in Nero? È il nuovo mystero cui è chiamato a rispondere l'ispettore Travis - il quale, però, terrorizzato dall'idea di dover tornare a scuola, passa subito la palla a Martin Mystère - quando la giovane insegnante Mary Montessor viene trovata morta nella sua abitazione, assassinata da quella che sembra una enorme bacchettata sulle nocche. In casa della donna, Martin nota subito un misterioso artefatto, che gli ricorda qualcosa di sfuggente: lo scarabeo di Ara Tutna... Con l'aiuto di uno sceneggiatore del celebre serial tv "Doctor Who" e di un personaggio che i vecchi lettori del Corriere dei Ragazzi saranno certamente lieti di rivedere all'opera, Martin Mystère cercherà di scoprire se la Storia è andata realmente come riportano i libri scolastici... Un racconto completo di Luigi Mignacco e Sergio Tuis. 


Storie da Altrove 19: IL GATTO CHE MANGIÒ IL TOPOLINO CHE AL MERCATO IL PADRE COMPRÒ

1480. Giovanni Francesco Straparola, futuro ideatore della fiaba del "gatto con gli stivali", nasce a Caravaggio. 1571. Michelangelo Merisi non nasce a Caravaggio, ma i suoi genitori sono nativi di lì. E si chiamano Fermo e Lucia. 1928. Walt Disney, stimolato dalla presenza di un piccolo roditore nel suo studiolo, crea il celebre Topolino. Contemporaneamente, a migliaia di centimetri di distanza, Otto Messmer e Pat Sullivan, i creatori del gatto Felix, iniziano misteriosamente a sudare freddo. Nel mentre, una misteriosa figura armata di flauto e della quale sono visibili solo gli stivali e il sorriso sardonico, si aggira per gli States radunando animali e bambini. Cosa accade negli Stati Uniti, oltre all'avvicinarsi dello spettro della crisi economica? È quello che si domandano anche Harry Houdinì e Olimpia, coadiuvati per l'occasione dal celebre illustratore Arthur Rackham, impegnati a risolvere un enigma vecchio come il mondo, intimamente legato all'essenza della narrazione, della Natura e della Vita, e a ciò che, da sempre, i padri comprano ai figli per impedire loro di essere divorati dall'età adulta.


MM 347: LATITUDINE ZERO

Polo Sud. Un esausto ispettore Travis cammina, solo e infreddolito, per i ghiacci polari. Poco prima di perdere i sensi, riesce a pronunciare due sole parole: il nome del suo amico Martin e un'altra, decisamente non adatta ad una pubblicazione "per famiglie". Ma cosa ci fa Travis a longitudine zero? È quello che si domanda anche il detective dell'impossibile Martin Mystère, che in Gabon attende il suo amico ispettore: "Eppure gliel'ho detto più volte, prima di partire: andiamo a latitudine zero, non a longitudine. Mi aveva detto di avere capito. Chissà cosa gli è successo". Un inesplicabile enigma orchestrato da Alfredo Castelli e Giulio Camagni.


ANNI 30: LA MISTERIOSA CHIAPPA DELLA REGINA MOANA

Questa è una storia dominata dalla nebbia. Avevamo lasciato il Martin Mystère degli anni '30 alternativi a cavalcioni di un razzo, sotto lo sguardo di un malizioso Java (alternativo anch'egli): lo ritroviamo ora - assieme agli amici e ai nemici di sempre - sul pianeta Okki Finokki, i cui abitanti non ricordano mai nulla, nemmeno gli aspetti più naturali della vita, come andare al bagno o fare all'amore. Il prof. Lepis Masaaakkharin mette a disposizione la sua inestimabile wünderkammer zeppa di dispense popolari, libri e film, curiosamente quasi tutti a tema erotico, ma il pezzo più importante della collezione, trafugato da una spia nemica, si trova in possesso di Moana, regina del pianeta Necron, la quale ha provveduto ad installarlo là dove non batte mai il sole. Ma bisogna fare presto: la gigantesca "Verga di Aronne" si avvicina... con l'aiuto degli avventurieri Ciro e Franco e Villa, Martin, Angie, Tracey e Orloff devono, loro malgrado, gettarsi nuovamente nella più pura e incontaminata avventura! 

Un racconto "dieselpunk" di Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini.


MM 348: YOGURTAMA!

Martin Mystère è tranquillamente seduto sul divano, intento a divorare un dietetico yogurt, dinanzi ad un soporifero documentario dedicato alle strutture subacquee giapponesi. D'un tratto la trasmissione sembra lasciare spazio ad una misteriosa spirale, e d'improvviso il BVZM si addormenta, con il barattolino di yogurt che cade e gli sporca tutta la camicia. Allarmata, Diana chiede subito aiuto a Travis, ma questi, peraltro stizzito dalle continue tragedie che provengono da questa famiglia, nulla può contro il novello Rip Van Winkle. Intervengono allora gli agenti di Altrove, che trasferiscono il dormiente nella base, ove scoprono che la sua attività cerebrale è attiva. Dopo vani tentativi, Martin si risveglia da solo, in un sussulto, come se, russando fortemente, si fosse strozzato con la saliva. E rivela che... niente, si era solo abbioccato. Ma, tra un sogno e l'altro, s'è ricordato che deve ancora cercare Orloff. Solo che non ha mai tempo, accidenti. Ma promette che appena ha un attimo libero, si mette lì e lo cerca, dovesse smuovere mari e monti. Ora però gli fa male la schiena e avverte un fastidio alle orecchie, come se qualcuno gli avesse urlato forte nei timpani, e quindi preferisce prendersi un periodo di riposo. Un nuovo, avvincente episodio dell'epopea ideata da Carlo Recagno ed illustrata dagli Esposito Bros.


Note:

Dopo una pausa di cinque anni, il desiderio di sorprendere, spiazzare e sovvertire si fa irrefrenabile. Tornano, così, le altreprime, rivolte, stavolta, ad un nuovo pubblico: un tizio con cui sono solito interloquire telematicamente. Costui le gradisce, e la storia finisce lì. Il 2015 è, però, un anno di grandi sommovimenti: per spiare la nostra ex (sebbene lei sia ignara di essere considerata tale), ci iscriviamo al più noto dei social network. In un impeto di voyeurismo, pubblichiamo anche lì le nostre ultime fatiche letterarie. Un altro tizio, non quello di prima, mostra timidi apprezzamenti. Insomma, ben due lettori, entrambi non delusi: un successo degno di una fascetta con la scritta "grande successo".

Avete notato? Il disclaimer anticipa, di gran lunga, il "business as usual" che ci ammorba da qualche tempo a questa parte.

343. Esordio ufficiale dei titoli. Estremizzazione del concetto di "Tigre di Martini", che ben si accosta al declino della testata in corso da quando ci ritirammo dalle scene. 

344. Il riferimento principale (MM 176-177) è esplicito. Più arduo da individuare è il sarcasmo verso La stirpe di Tiamat (MM 332).  L'AEE proviene da Massacro al Rick's Club (MM 233-234). Marco Belli esordì su MM 339 proprio nel 2015. La protagonista della vicenda è un volto noto della televisione e (allora?) della politica italiana. Il titolo è tipicamente bonelliano.

Zona X. A partire dal 2014, si era ripresentato nelle edicola il MAXI MARTIN MYSTERE (ricordate?), ora ristampa randomica di storie vecchie selezionate da Castelli, accomunate dalla sfrenata immaginazione delle loro trame. La storia che (non) vi presentiamo non è una parodia, ma un vero pseudobiblia. Si tratta di un episodio annunciato negli anni 1990 e mai pubblicato, divenuto quindi leggenda metropolitana, o perlomeno tranviaria.

345. Tra le altreprime precedenti e queste, lo sceneggiatore menzionato ha lasciato questa valle di lacrime. Ma non ce siamo accorti, giacché, dopo la sua dipartita, le sue sceneggiature si sono moltiplicate esponenzialmente, sia nel numero di tavole prodotte, che nella scalenità delle trame proposte. Deridiamo questa deriva (se preferite, deriviamo questa derida), ritirando in ballo il suo cult MM 298 e un classico del Paperino di Guido Martina, del quale riprendiamo titolo e comprimario.

Speciale 32. Siamo abbastanza fieri di questa sinossi, che ci appare suggestiva. Peccato dovesse far ridere. Pazienza. Leggete "Island Oak" ad alta voce: a cosa assomiglia? Esatto, proprio a lui. Nel 2015 abbiamo riletto molte sue storie; ma abbiamo approfondito anche i suoi ispiratori, tra i quali L'appuntamento di Sevenoaks di Riviére e Floc'h. Avrete notato il filo conduttore di queste altreprime, il nostro amato TT. Ci voleva la nostra irriverenza per tirarlo in ballo nella collana Special. Tuttavia, solo gli altri personaggi vantano riferimenti a storie passate. La "coincidenza Mystère" appare in tutti gli Special, special-mente negli anni 1990. Il segno di Venere è lo MM Speciale 30. La fortuna di Brody proviene da Zona X 36. Il Tempo di Tower richiama MM Speciale 31. Gli antenati di D&K esordirono nello MM Speciale 17. Island Oaks esiste realmente, ma non è Oak Island (teatro di MM 33 e 287).

MM Presenta 12. Parodie di fumetti francesi, che nel '15 rileggemmo sulla scia di quelli di cui sopra, con la consapevolezza di essere iscritti a un club molto ristretto di estimatori. In seguito, li hanno ristampati tutti, e torme di fans si sono materializzate dal nulla. Stiamo parlando proprio di classici basici, precisamente di TinTin: Lo scettro di Ottokar, Blake et Mortimer: Le tre formule del Professor Sato, Rahan, Valerian et Laureline: Metro Chatelet direzione Cassiopea, Asterix e Umpah-Pah. L'ultimo non esiste, è la nostra opinione sulla produzione franco-fona recente. Alessandrini ha davvero omaggiato Moebius in alcune sue opere. 

346. Sulla scia della nostalgia - anche castelliana - per le glorie dimenticate del fumetto italiano - scia allora ancora agli inizi -, ecco una versione sincretica del Maestro di Milani e Di Gennaro (lo scarabeo di Ara Tutna è un suo celebre ciclo di avventure) e del Maestro nemico del Doctor Who. L'idea che in luoghi innocenti come le scuole si apprendano le falsità degli Uomini in Nero è molto suggestiva, o inquietante, o oziosa.

Storie da Altrove 19. Come promesso nelle precedenti altreprime, riproponiamo la nostra versione di un celebre motivo, in una chiave più approfondita e stuzzicante. Andiamo molto fieri di questa sinossi, sebbene non sia comica come avremmo voluto. I dati storici iniziali sono esatti. I personaggi storici li conoscete. A cosa ci riferiamo nell'ultimo rigo? Un indizio: nel 1996 hanno compiuto cento anni.

347. Una delle nostre opere più acclamate e riuscite. Parodia di Longitudine zero (MM 317).

Anni 30. All'epoca usciva regolarmente questo spin-off, di per sé già parodistico, e dovemmo parodiarlo. Necron è un fumetto di Magnus. Okefenokee è la palude di Pogo di Walt Kelly. Cino e Franco sono personaggi degli anni '30 (appunto). Il titolo storpia quello di un romanzo di Eco che amiamo molto.

348. Prima del recente MM 376, gli eventi di MM 330 sono rimasti sospesi in un limbo, per diverso tempo, trasformandosi in un irrinunciabile tormentone da proseguire a nostro piacimento. La cosa dell'abbiocco, purtroppo, è biografica. Nel 2016 realizzammo anche la prima intervista ad una versione allora inedita di Martin Mystère, fortemente realistica e umana, la stessa che compare in questa altreprima. 

giovedì 14 aprile 2022

LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2010

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


ANNATA 2010


MM 307

È una tranquilla mattina febbrambrina (= di Febbraio), quando, sull'isola di Maiorca, alcuni turisti di un villaggio vacanze vedono passarsi davanti nientemeno che gli Dei dell'antica Grecia!

Nell'attesissimo seguito dell'albo uscito esattamente un anno fa, le divinità scendono dai loro Regni dei Cieli ed invadono la Terra, facendo il bello e cattivo tempo (a questo compito è deputato il metereologo del gruppo, ossia Zeus); almeno fino a quando il Detective dell'Impossibile, contattato dagli Dei dell'Egitto (che credevano di avere l'esclusiva), non si reca sul Monte Olimpo, sede di un laboratorio atlantideo, per mettere fine al caos che impera sovrano sul mondo globalizzato: è solo l'inizio di una travolgente avventura lunga 154 pagine, e che sarà risolta dal fondamentale intervento di un personaggio che credevamo scomparso per sempre: l'alieno del racconto Invasione! (su Zona X n.7), il quale ricorderà a Poseidone che la punta del tridente non è altro che la rappresentazione della shif, lettera iniziale della parola "shalom" ("pace"). E Martin? Beh, lui le storie brevi non se le ricorda, ottima scusa per una battuta sull'età che avanza.


MAXI MM 6

Anche quest'anno torna la corposa pubblicazione che, pur essendo annuale, esce quando le pare, e lo fa con una storia dai contorni orrorifici: durante la compilazione del 730, Martin chiede a Java se egli sia da considerare o meno un onere deducibile. La cosa ricorda al neanderthaliano la sua amata Maria Ossowiecki, passata a miglior vita (in tutti i sensi..co 'sti due matti, ti immagini che le sarebbe toccato fa'?), la quale, da viva, era un onere deducibile. Singhiozzando in neanderthaliano, Java ri-scappa di casa (non vi allarmate: rincasa a fine albo, dopo che Travis l'ha trovato intento a spacciarsi per El Jefe in Mexico) e gira il mondo, vivendo chissà quali incredibili avventure. Avventure di cui ignoriamo ogni particolare, in quanto il racconto di quest'albo, scritto da un Morales più Morales del solito (e disegnato da un Grimaldi più DeCubellis del solito), si sofferma sulla reazione di Martin e Diana. Una nota particolare: sarà l'albo più censurato mai edito dalla Sergio Bonelli Editore.


MM 308

L'albo di Aprile si apre con una scena curiosa: sulla soglia di Washington Mews, 3, si presenta un Corpo di Cristallo, che domanda a Martin: "Ma dove ho la testa?". Il Detective dell'Impossibile s'imbarca, così, in una pericolosa ma originale avventura che lo vede dapprima impegnato a nascondersi in un frigorifero per evitare di saltare per aria a causa dell'atomico peto di Java, poi combattere a fianco di suo figlio (non si sa da chi l'abbia avuto: c'è chi dice da Hilda Schmesser, chi dice da Cristina Ramos(n.1), chi afferma da Viviana, chi sostiene che l'abbia co-adottato con Travis) contro dei nazisti che, evidentemente, non hanno letto il 127bis. Ma infine la testa viene ritrovata e il mystero svelato: è un manufatto alieno ma proveniente da un'altra dimensione tramite le correnti terrestri-spaziali di cui Beretta aveva parlato nel lontano n.182, creato dai Kundingas, donato a Natale ai pleiadani i quali l'hanno riciclato l'anno dopo donandolo ai Tatua De Danann che, non sapendo a chi rifilarlo, l'hanno portato sulla Terra inizialmente come 8°Esagono, solo che poi i Nommo l'hanno camuffato da capoccia e l'hanno utilizzato per ricattare il popolo di Merlino assieme ai uomini-pesce di Sirio: che ruolo ha in tutto questo Agarthi? E riuscirà Martin a farsi passare la terribile emicrania che gli è venuta tentando di raccapezzarvicisi?


MM GIGANTE 14

Il gigante è come il formaggio fuso: tira le fila degli argomenti lasciati in sospeso negli ultimi anni. Questo albone di 200 e passa pagine si occupa, in particolare, di quelle storie rimaste aperte e segnalate nel volume 12 di questa collana (e che dovevamo chiudere, in un modo o nell'altro).

Tutto ha inizio quando Diana scopre che Martin ha rilegato alcune dime novels, e rimprovera il Detective dell'Impossibile di non sapere che rilegati perdono di valore. Martin ribatte di non essere un collezionista in senso stretto, bensì un "accumulatore", perciò poco gliene cale del valore monetario dei libri. Diana, però, è una che imbusta pure il National Enquirer, e non vuole assolutamente sentire ragioni. I due, così, partono verso Bird Center, con l'obbiettivo di acquistare nuove dime novels. Giunti nel paesino dell'Illinois, i due si imbattono in un simpatico vecchietto che, armato di falce, vuole falciarli. A salvarli interviene Greg, detto Chillo Che Tutto Sa, come il bis-nonno (infatti, è discendente di un buffo cinese che una volta viveva sulla Luna, e che all'epoca era famoso per parlare a volte in perfetto inglese, a volte come un cinese delle barzellette). Greg, che nel frattempo è cresciuto, ma non poi così tanto, così abbiamo la scusa per disegnarlo uguale a com'era 6 anni fa, rivela di lavorare per "Altrove", e di essere sulle tracce dell'Anticristo. Egli si sarebbe reincarnato in un vecchietto (quello di prima, e che poi è scappato, facendo perdere le sue tracce) e si farebbe chiamare Virus: in tempi antichi avrebbe combattuto contro un selvaggio di nome Za-Te-Nay. Martin e Greg sono perplessi: dove può essersi cacciato? Diana, che, come detto, colleziona di tutto e di più (nel senso che colleziona anche la rivista di gossip "Di Più" diretta da Sandro Mayer), rimprovera ai due di non conoscere il famoso fumetto Zagor, il quale, in passato, ha lavorato per Altrove: tutto torna! I 3 si recano ad Altrove. Dopo una luuunga chiacchierata con Chris Tower (una trentina di tavole), i nodi finalmente si sciolgono: l'Anticristo è nientemeno che Jaspar, il quale, come Martin dovrebbe sapere se leggesse "Smiles and Songs TV" come tutti i cristiani, sta per essere eletto Presidente del Consiglio in Italia (per l'occasione, Jaspar sarà disegnato come un ometto un po' tarchiato con i capelli trapiantati... noi l'avevamo detto che per questa storia ci voleva Chiarolla). Quale migliore scusa per fare un salto nella cara, vecchia casa di via dell'Anguillara 2, a Firenze?

Per farla breve: Martin e i suoi pards non arriveranno in tempo a Roma perchè l'Alta Velocità è una sòla, ma il mondo sarà comunque salvato da Sergej Orloff con l'aiuto di Merlino (che gli doveva un favore, ricordate?), e dall'Uomo Invisibile che, non visto, s'intrufolerà nel Parlamento e vedrà le peggio cose. Rimane un ultimo, inquietante mistero: chi è la mummia col tatuaggio ritrovata in Siberia nel n.176 (il quale, pensate, a furia di pensarci su gli è venuto un esaurimento)? Sembrava essere un personaggio importante, ma chi? Anche questo enigma è risolto: ma è ovvio! Si tratta di rwj"(""£(fgsaf...scusate, un errore tipografico non dipendente dalla nostra volontà.


MM 309

Terrore ad Elohim-City: la spada Rosemborghelsingborg, un tempo appartenuta all'eroe AikStokholm, è sparita! Essa fu donata loro dagli Dei dell'Asgard in tempi remoti affiché rimanesse al sicuro, assieme alla Spada di Sigfrido e a quella di Grendel... vista la fine che hanno fatto quelle due, gli angeli stavolta se la fanno sotto, e temono ritorsioni spietate da parte degli Asi; rimane una sola cosa da fare: chiamare il Detective dell'Impossibile! E può il Detective dell'Impossibile dire di no ad una chiamata del genere, specie quando a New York sono le sei del mattino e lo squillo del telefono è insopportabile? Ma certo che no!

Nel numero di Giugno, un'avventura dai toni epici attende Martin Mystère, impegnato a scalare i mari e a solcare i monti, fino alla Valle Perduta degli Dei Perduti, ove un nemico (perduto) l'attende! Trema, mondo: il Figlio di Loki è tornato e ora, conquistata la Spada magica, può finalmente tagliare a fettone il Salame Cosmico, che regge gli equilibri del pianeta, portando ovunque Caos E Perdizione! Solo Martin (o chiunque voglia prendere il suo posto) può fermarlo! Ma riuscirà il biondo archeologo a non perdersi nella Valle Perduta?



SPECIALE MM 27

Evidentemente ci riuscirà, visto che nello Speciale Estivo è tornato tutto come al solito. O quasi. Un'agghiacciante scena si presenta davanti agli occhi di Martin al suo rientro: Diana, Java e Angie se la stanno spassando beatamente. Tentando di districarsi in quel groviglio di lingue, Martin telefona ad Altrove per sapere c'accade, ma sente solo mugolii e muggiti caldi (intervallati da alcuni "ehm"), segno che anche lì le luci rosse sono accese. Sempre più allibito, esce di casa ed assiste alle perversioni più immonde: i suoi vicini, Travis, Ann Cornwallis, lo zio Paul, il comm.Charlier, Beverly Carter (per puro caso si trovano tutti a New York)... nessuno è stato risparmiato dall'Epidemia Fornicante!(è il titolo dell'albo)

Tutti tranne Dee&Kelly...un'alleanza che ha dell'incredibile nello Speciale in edicola a Luglio! (disegni di un nuovo autore che vuole mantenere l'anonimato e che si firma Itort)

Nell'albetto allegato, Altri spazi, 3 storie inedite e complete stile Zona X provvederanno a trasformare la vostra estate in un'allucinante viaggio ai confini della realtà!

Nella prima, La sentinella, una sentinella (appunto) attende, nel deserto dei Tartari, l'arrivo di misteriosi e mostruosi esseri. Col passare del tempo, però, si accorge che non arriva nessuno. Al ché si alza dal suo posto e prova a dare un'occhiata: per sbaglio si specchia, e si accorge di essere un ripugnante essere umano. Quindi muore. Un raggelante racconto di Castelli e Roi, che fa anche la critica sociale... per fortuna si ride, nel secondo racconto, (Non) puoi portarli con te. Martin ha un'idea geniale :quest'anno, in vacanza al mare, porterà seco TUTTI i libri della sua biblioteca personale, fregandosene dei rimbrotti di Diana. Un'impossibile impresa, firmata Castelli e Tuis! Nel terzo racconto, Benvenuti a L., una troupe di giovani nullafacenti si reca nella casa italiana di Lovecraft, e scopre che, a causa di un tubo mal sistemato in cantina, essa conduce nei terrificanti mondi descritti nei racconti dello scrittore americano (ed ecco risolto il mystero del detto "non capire un tubo")! La trasposizione a fumetti dell'unico film per il cinema mai trasmesso al cinema è curata da Castelli e EspositoBros.


MM 310

Due adolescenti di circa 20 anni, ma con un quoziente intellettivo pari a 199 (non il massimo, sennò si vede che la cosa è esagerata), si appropriano di 9 testate atomiche, che provvedono immediatamente a puntare sulle 9 maggiori capitali dei 9 maggiori Paesi Industrializzati del mondo, ricattando i rispettivi Governi, chiedendo l'immediata iscrizione di tutti e 6 miliardi di persone su Facebook. Mai la privacy ha corso rischi così terribili da quando furono limitate le intercettazioni telefoniche!

Una talpa si fa sfuggire la notizia, e i media impazziscono (ad esempio, adesso La prova del cuoco è condotta da Elisa Isoardi): a chi chiedere aiuto? Ad un esperto nel campo della diplomazia? Ad un gruppo coordinato di militari esperti in armi di distruzione di massa?

Ovviamente no: lo chiediamo al Detective dell'Impossibile, il quale, una volta espostagli la situazione, è talmente colpito che in luogo del consueto "Diavoli dell'inferno!" esclama "Santo cielo!" (così si abitua per quando dovrà andare in Italia, i cui abitanti, come si sa, sono soliti nell'esclamare "Santo cielo!").

Ebbene sì, una nuova, terribile minaccia incombe sul mondo occidentale: ce la farà, ancora una volta, Martin Mystère a salvare il mondo, armato com'è solo dell'obsoleto raggio della morte imprestatogli da Marconi (lo sceneggiatore di Topolino)? Non perdete l'albo di Agosto e lo saprete!


STORIE DA  ALTROVE 13

La cosa che attende che l'ombra che sfidò l'uomo che raccontava che la creatura che venne dall'isola che il principe che inseguiva il terrore che colui che morse il gatto che mangiò il topolino che al mercato mio padre comprò

1932. Sherlock Holmes è n'altra volta ad Altrove, la mysteriosa base che tanto mysteriosa non dev'essere, visto che c'è passato mezzo mondo.

Qualcosa di oscuro si muove nella base di Altrove, negli anni '30 del secolo scorso. Il comandante, Maxwell, è in segreto un doppiogiochista al soldo dei nazisti, e gli Uomini in Nero premono affinché se ne vada e liberi loro il campo. Otto Rahn, un nazista che in segreto è un doppiogiochista al soldo degli americani, per capovolgere la situazione, convince l'ormai attempato Sherlock Holmes a mettersi ancora una volta in gioco, e sconfiggere i complottisti! Questo albo racconta di come, con l'aiuto di Aldous Morrigan e di quel gran bel pezzo di fig..liola Olimpia (Miss Androide 1911 e Miss Pezzo di Ricambio 1913), nonchè di una buona dentiera, il detective di Baker Street salvò la base, l'America (e mettiamoci pure il mondo intero) dalla minaccia della premiata ditta "f.lli Moriarty" (l'altro è quello dello speciale 17).


MM 311

Nell'albo di Ottobre, Martin Mystère sta uscendo da una videoteca erotica, quando proprio sotto ai suoi occhi avviene un omicidio: un uomo di colore, che stava richiamando nientemeno che l'attenzione del Buon Vecchio Zio Marty, viene investito da un auto giunta a folle velocità e poi fuggita senza nemmeno prestare soccorso. Poco prima di morire, però, il tizio fa in tempo a pronunciare poche, mysteriose, parole: "Professor Mystère, stavo giusto venendo da voi ad esporvi quanto ho scoperto circa la presenza di un manufatto antichissimo sepolto sotto un famoso monumento di una famosa capitale europea, un manufatto sulle cui tracce si muove anche una sinistra consorteria con cui so che avete avuto a che fare... sì, esatto, sono proprio gli Uomini in Nero... non neri come me, ma neri nel senso che sono vestiti di nero, certo potreste obiettare che anche Will Smith era un nero vestito di nero, ma forse non è il caso di dilungarsi, che dite? Come forse avrete notato, io sto per morire... perciò, anche se non mi conoscete minimamente, fatemi questo ultimo favore.. .trovate quell'antico manufatto nascosto, come ho detto, nei sotterranei segreti di quel noto monumento di quella nota capitale europea... o il mondo come lo conosciamo oggi non ci sarà più!!!". "Ma quale monumento? Quale capitale?" domanda Martin, ma non c'è nulla da fare: il pover'uomo non ha nemmeno il tempo di cominciare la risposta, che la morte lo coglie subitamente.

Una lunga indagine in giro per il mondo per il BVPSZM (Buon Vecchio PortaSfiga Zio Marty), lungo i sottilissimi fili che legano Giulio Cesare, Cesare Borgia e Cesare Cadeo (vi anticipiamo che c'entra qualcosa il nome).


ALMANACCO DEL MYSTERO 2011

Un tuffo nell'inesplicabile con l'Almanacco del Mystero 2011! Nel dossier, Il Mistero dell'Almanacco del Mystero, si passano in rassegna gli ultimi Almanacchi del Mystero, e si cerca di capire perchè non abbiano assolutamente nulla di mysterioso; segue l'appassionante articolo Il Libro di Faccia, che sviscererà a fondo questo enigmatico incunabolo sul quale sono riportati, come se li avessimo chiesti, i volti delle persone di mezzo mondo - persino quello del lontano parente che vi doveva dei soldi - e sulle motivazioni che spingono masse di persone normali a spacciarsi per amici di estranei; infine, le pagine de Ma quella signora che teneva un chupacabras nel freezer l'ha poi catturato il secondo esemplare? presenta un'inedita e intrigante intervista a Roberto Giacobbo, in un virtuale passaggio di consegne fra il Detective dell'Impossibile e l'Impossibile Detective.

Nella storia a fumetti, scritta e disegnata a quattro mani (due per lo sceneggiatore e due per il disegnatore, così non litigano), Martin Mystère indaga su un mystero con la "y" (perchè questo è l'Almanacco del Mystero, mica quello della Fantascienza o della Paura, dove parlano solo di supereroi e film horror) inerente l'effimera figura di Alan Sorrenti: com'è possibile che quest'individuo abbia campato tutti questi anni con solo due canzoni? E chi sono e cosa vogliono i Figli delle Stelle (un'altra etnia aliena)?

In più, Libri, Film e Telefilm dell'annata mysteriosa ("annata" nel senso romanesco di "andata via"... ovvero "I mysteri non ci sono più")


MM 312

A Dicembre, Martin Mystère lascia il freddo degli USA (Diana e Java ci penseranno da soli a scaldarsi) e si avventura in una spedizione in Amazzonia, coadiuvato dai suoi cari, vecchi (letteralmente) amici Von Hansen e Jerry Drake, più noto come Mister No. I 3 giovani esploratori sono impegnati in un'appassionante ricerca di punte di frecce indiane (di indiani amazzonici), quando un appena percettibile KA-BOOMM! attira la loro attenzione: un plotone di Michigan Marines (proveniente però dal Wyoming) li accerchia e li accusa di aver interferito con le loro operazioni militari. Portati all'accampamento, i 3 vengono sottoposti ad interrogatori ma, a causa delle memorie non più elastiche come una volta, i nostri eroi non sono in grado di dare spiegazioni. Il cattivo di turno, allora, decide di usare le maniere forti (è un generale scosso dagli eventi del Vietnam; nel senso che, ai tempi, non era riuscito ad uccidere nessuno). Proprio quando ormai sembravano spacciati, avviene qualcosa che nessuno si aspettava: il Capo degli Uomini in Nero, ossia il padre di Martin, intercede per suo figlio e i suoi amici e li fa liberare. Ma c'è un ma. Per qualche oscura ragione, infatti, Mark Mystère è più giovane non solo di Von Hansen e di Jerry Drake, ma pure di suo figlio. Com'è possibile? Che c'entri qualcosa la farina di manioca che Mark sta avidamente cercando?

Un'avventura vecchio (per rimanere in tema) stampo per Martin, zeppa di colpi di scena: tra le altre cose, vedremo ringiovanire Von Hansen tramite un'operazione di ret-con (si è davvero immerso nella Fonte della Giovinezza e l'attore che lo impersonava non è mai esistito) e scopriremo in quali circostanze Martin ha tolto le castagne dal fuoco al capo indio dello speciale 14 (il capo indio era andato in bagno lasciando le castagne sulla brace, ma il tempestivo Martin ha impedito la cottura delle caldarroste, che fra l'altro nemmeno gli piacciono).

Una nota curiosa: dato che l'Editore è restio ai team-up, in questo albo Mister No sarà chiamato Mr.No, quindi potrebbe anche non essere lui (e ha ragione, metti che poi qualche lettore si confonde).



Note

Scritti nella tarda estate del 2009, in pieno furore creativo (oppure no: in quel periodo eravamo quasi fidanzati per finta, o almeno ci piaceva credere a quell'illusione), queste altreprime non sfuggirono alla spietata Legge del Sequel, e non riscuoterono il successo sperato (al contrario di Dylan Dog, noi all'impossibile credevamo E speravamo). Ecco, perché, tra questo post e il successivo troverete un buco di almeno cinque anni. Siccome uscivamo con una, decidemmo di maturare q.b. (quanto basta) e di mettere un poco d'ordine a lessico e sintassi. Giusto un pochino, senza snaturarci. Il pubblico non apprezzò. Così come la nostra fiamma non fu entusiasta di vederci neobarbuti.

307. Un riferimento è esplicito, con tanto di corsivo. Gli altri, evidenti solo ai lettori "forti" (quindi nessuno, giacché i mysteriani sono tutti mingherlini topi di biblioteca), sono Gli Dei del tramonto (MM 301), La morsa bianca (MM 44-45-46) e Il segreto di Raymond Lull (MM Extra 16). La battuta conclusiva è un primo segnale del futuro che ci avrebbe attesi. 

Maxi 6. Prime boutades sulle nuove periodicità mysteriane: nel 2009, il maxi aveva saltato l'uscita, e noi poveri lettori dal ventre gonfio non immaginavamo che questo sarebbe divenuto lo status quo. Il fumetto riprende di nuovo Java, addio! (MM 296-297), quale tenue aggancio alle altreprime precedenti. Ma sono presenti rapidi riferimenti a I cent'anni di Martin Mystère (Il mystero delle nuvole parlanti) e Il passato di Java (MM 111-112-113). La chiosa omaggia le innovative illustrazioni piccanti con cui Morales allietava la platea del web.

308. Una vera e propria summa della citazione sarcastica. In ordine di apparizione: il Teschio di Cristallo (MM 11-12), oggi detronizzato da Incubi! (MM 373-374); La spada di Re Artù (MM 15-16); Gli Uomini in Nero (MM 1); La Signora del Lago (MM 137-138); L'ultimo mistero (MM 127bis); L'ultima caravella (MM 182-183-184); I Figli del Sogno (MM 26-27 e 35-36); Il segreto delle ombre diafane (MM Gigante 8); Il segreto di San Nicola (MM Gigante 1); Nella terra dei Dogon (MM 60-61); Space Shuttle (MM 131bis). I meno esigenti si faranno bastare i due evidenti omaggi al quarto film di Indiana Jones, all'epoca nuovissimo.

Gigante 14. Un'altra summa della citazione eccetera. Di questa altreprima andiamo particolarmente fieri, soprattutto per la battuta sul formaggio. Tra l'altro, noterete l'ingenua ignoranza in merito al destino della pubblicazione. Ma elenchiamo freddamente i riferimenti. Le dieci piaghe (MM Gigante 12; solo la prefazione). La scure incantata (MM 242-243), cancellato dal triste seguito (MM 335). Il lato oscuro della Luna (MM 239-240). Docteur Mystère e la guerra dei mondi (Almanacco del Mystero 2000). Ombre su Darkwood (Zagor 376-377-378-379). Il ritorno di Jaspar (MM 139bis). Roncisvalle (MM 94-95-96). Sulle tracce dell'invisibile (MM 186). Lo spirito del tatuaggio (MM 176-177). Più interessanti sono i rimandi all'attualità dell'epoca, quali l'avvento dell'Alta Velocità (conserviamo ancora memoria dell'ultradecennale cantiere della Roma-Napoli) e le elezioni italiane. Più metatestuali le allusioni alle letture di Diana (che sbeffeggiò il NI in una qualche storia dei tempi d'oro), al ritorno di Chiarolla richiesto dagli utenti del forum (quelli di allora; sui recenti nutriamo qualche dubbio), all'esaurimento dell'albo n.176  sul (vecchio e glorioso e più bello e leggibile) sito della Bonelli Editore. 

309. Questa altreprima, a suo tempo, ci fece sghignazzare parecchio. E vabbè, che vogliamo farci. Si tratta, lo avrete intuito, di una sorta di seguito di un'altreprima analoga dell'anno precedente. Naturalmente è anche la parodia del ciclo nordico di Carlo Recagno (MM 244-245-246, 288 e 292). A voi il piacere di scoprire le origini dei nostri nomi nordici. Il salame omaggia Jacovitti? Può darsi di sì.

Speciale 27. Parodia di una parodia, Zona XXX, mai pubblicata ma di cui si vocifera l'esistenza da tempi non sospetti.  Non avendola letta, ce la siamo immaginata noartri. Da segnalare la depravante presenza di comprimari anziani nell'elenco delle vittime. La gag di Itort è uno dei nostri tormentoni e la ritroverete riciclata negli anni successivi. Attenzione! Per la prima volta, diamo un titolo a un'altreprima. In allegato, la parodia di Altri tempi (all. Speciale 23). Del primo racconto andiamo fieri; fortunatamente, Brown e Buzzati non lo hanno letto. Del secondo racconto, pure, andiamo fieri. Castelli, quando lo copi? Il terzo racconto mixa gli altri due allegati agli Special, il primo e il terzo (Road to L. e Benvenuti a Washington Mews, Speciali 22 e 24). L'origine del colmo l'avevamo rimossa: c'è da andarne fieri.

310. Parodia di Emoticon :-( (MM 290) e L'uomo senza memoria (MM 298). Qual è il massimo QI possibile? Non lo sappiamo, e abbiamo sparato a caso, andandoci vicino. La Isoardi condusse quel programma anche quando il politico con cui si sarebbe fidanzato era un tizio qualunque con la frangetta.

Storie da Altrove 13. Addirittura il titolo! Di questa altreprima non fummo molto soddisfatti, così la rifacemmo anni dopo. I riferimenti sono tutti palesi, per cui evitiamo di ripalesarli.

311. Caso più unico che raro, una sinossi totalmente originale. La gag del tizio in punto di morte che fa lo spiegone è uno dei nostri cavalli di battaglia. 

Almanacco 2011. Appena appena percettibile, si ripropone il nostro fastidio per la coeva fase redazionale degli Almanacchi, con i dossier inseriti senza un minimo di criterio. Evidentemente Castelli dev'esserne stato informato, così, proprio a partire dal 2009, ha provveduto a riallineare almeno il dossier principale al fumetto. Andiamo particolarmente fieri sia del nostro fumetto, con il quale abbiamo anticipato di parecchi anni una gag di Leo Ortolani, che del nostro omaggio a un memorabile servizio di Voyager (uno dei pochi, peraltro, di stampo prettamente sensazionalistico).

312. Suggestionati da La Sindrome di Matusalemme (MM Gigante 13), ecco il nostro approfondimento sulla "questione invecchiamento". È già palese il rimando a Il cibo degli Dei (MM Speciale 14), mentre il sarcasmo sull'interpretazione nolittiana dei team-up fa seguito a La scure incantata (MM 242-243). La ret-con di Von Hansen cancella l'incipit di MM 24-25-26 e ristabilisce la verità di MM 7-8-9. Le punte di frecce sono barksiane. La battuta sui Michigan la facciamo dalla terza elementare e ciclicamente la riproponiamo, sempre divertiti. La cosa del padre di Martin (sempre da MM Gigante 9) più giovane di Martin, a nostro parere, è uno spunto molto interessante.


martedì 12 aprile 2022

LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2009

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


ANNATA 2009


MM 301 

Comincia il 1° anno senza Java a casa Mystère, e Diana ne approfitta per fare un po' di pulizie. Ma, siccome questo è anche un nuovo inizio, Martin decide di tornare là dove tutto era iniziato ventisei anni fa, ovvero nelle Azzorre. 

Giunti nelle splendide isole che si trovano nel mare, Martin e Diana vengono dirottati subito su un'altra isoletta, un poco appartata, da un misterioso signore con la barba.

Quivi, i nostri sposini preferiti ritrovano una vecchia conoscenza, che però Martin non riconosce subito perchè sono passati degli anni e, si sa, la memoria non è più come una volta.

L'uomo racconta di aver assistito alla scena della "sparatoria" fra sub del numero 1 (e del 279, aggiungiamo, ndr), perché passava di lì con il suo beerchraft, e di aver visto un orso polare che nuotava con una statuetta verso l'isola su cui sono ora; dice poi di aver cercato per anni e anni quest'isola, e di non averla trovata finchè, un giorno, avendo il vento a favore, ha speronato Giovanni Soldini ed è giunto lì.

Martin non crede alla storia e fa per andarsene ma scopre che un campo magnetico impedisce a chicchessia di andarsene, eccetto ai gabbiani.

Martin ha un colpo di genio: catturerà i gabbiani e si legherà alle loro ali; ma Diana, che è una nota animalista, lo impedisce e suggerisce di mangiarseli.

Dopo un po' di pagine in cui Martin e Diana si immedesimano in Robinson Crusoe e Venerdì, i nostri amici scopriranno la verità: l'isola è il set di Lost e l'uomo è J.J.Abrams, che pensava di farsi venire delle idee spiando dei naufraghi veri.

Da questo amaro finale i lettori a cui non piace Lost capiscono la critica a Lost.


MAXI MM 5

L'albone di Marzo contiene 3 storie.

Nella prima, L'aquilone di Almotasim, Martin si trova ad indagare su una misteriosa serie di furti di aquiloni ai danni di bambini (neri del Bronx e che spacciano droga) mentre, nel 1888, un killer, noto poi come Johnny Depp lo Squartatore, uccideva 5 battone a Londra. Quali misteriosi fili lega questi avvenimenti così lontani fra loro? La misteriosa ricerca porta Martin al Cairo, dove giace, si racconta, l'immortale Andreotti.....

Nella seconda avventura di questo corposo volume, una storia introspettiva approfondisce i sentimenti di Martin, ormai privo di stimoli dopo la partenza di Java, e ridotto a sbarcare il lunario come regista di videoclip erotici poi messi su Youtube. Ma l'incontro con una bella e giovane ragazza dell'Est riaccende in lui la speranza, o perlomeno i "ferri del mestiere".

La terza storia ci conduce nell'affascinante affresco della foresta nera di Germania, dove Martin e Diana sono in vacanza (un'altra volta), quando sentono delle voci. È solo una impressione, o quelle voci provengono davvero dagli alberi, numi tutelari della foresta nera di Germania, oggi oggetto di speculazioni da parte di avidi imprenditori? Questa storia ecologista mostrerà poi un colpo di scena di quelli che lasciano il segno, con la prima parolaccia ("Vaffanbrodo") detta da Martin nella serie.


MM 302

Nell'albo di Aprile, Martin fa la conoscenza di un uomo, vecchio ma di bell'aspetto, ben curato, che dice di essere un professore e di essere a conoscenza di un terribile segreto che potrebbe cambiare per sempre le sorti dell'umanità. Quando l'uomo, dopo aver raccontato tutta la storia per filo e per segno per 133 pagine su 160, esce di casa e viene investito da un tram dell'Atm, Martin decide di scoprire lui il mystero, ma prima si reca allo Strand Bookstore a vedere se è arrivato l'ultimo Harry Potter; dalla stizza di Martin cogliamo il riferimento al suo scoramento dopo l'addio di Java (segno che la continuity è rispettata) e al fatto che il libro suddetto non è arrivato.

A pagina 158 ecco la verità: l'uomo non è morto e così può raccontare al BVZM il segreto mysterioso (cioè un pizzico di noce moscata), ma Martin lo interrompe perchè finisce l'albo.


MM GIGANTE 14

Come al solito, anche qui vengono tirate le fila di un argomento mysterioso rimasto insoluto. Questa volta si parla della maglietta della salute del BVZM.

Intento a spostare i libri da uno scaffale all'altro, Martin suda e si toglie la camicia. Diana vede la maglietta della salute e dice a Martin di buttarla perché, portandola giorno e notte, ormai sarà tutta bagnata. Così Martin getta la maglietta in lavatrice. Quello che ignora è che la maglietta è un essere senziente proveniente da un pianeta molto lontano che può assumere tutte le forme, eccetto quelle dei cavatappi che sono un po' difficili perchè hanno la punta che uno ci si può anche far male e ci sono dei bambini, quindi Bonelli non vuole. Ciò stante, si scatena a Washington Mews,3, un'inedita guerra fra l'essere umano (rappresentato da Martin, che Diana era uscita con un marinaio senegalese "che aveva dei problemi, e io voglio aiutarlo in tutto e per tutto" ndDiana) e l'essere alieno: una lotta più mentale che fisica e che vedrà l'inevitabile sconfitta dell'uomo. L'essere alieno alla fine assumerà la forma della tv sintonizzata su La prova del cuoco e si suiciderà per evitare al mondo una fine terribile.

In realtà, la storia si concluderà verso pagina 154: nelle rimanenti tavole il lettore dovrà indovinare quali personaggi famosi sono raffigurati nei disegni che Orlandi ha disegnato.


MM 303

Caos ad Agarthi: i tunnel spaziotemporali, quelli che collegano la Terra con i più remoti angoli dello spazio e con gli abissi imperscrutabili del tempo, si sono riaperti.

New York si ritrova così invasa da varchi spaziotemporali, per la gioia dell'utente EddieJobson, che catapulteranno i sventurati newyorkesi nello spazio e nel tempo (anzi, nei remoti angoli dello spazio e negli abissi imperscrutabili del tempo). Martin, per una volta in difficoltà, chiede aiuto ad Altrove, ma trova occupato. Allora prende un taxi e ci va direttamente.

Con grande sorpresa, scoprirà che proprio Altrove è la causa di tutto: un operaio di Alzano Lombardo ha trovato fila al casello per Bergamo e ha desiderato che tutte le vie fossero aperte. Caso (e sfiga) ha voluto che proprio in quel momento passasse la cometa Davidson (o più semplicemente cometa BZX528592HHPPSIGJ3399, dal nome dello scopritore) che, com'è noto, passa una volta ogni 124778438 anni ed esaudisce i desideri. Ad Altrove non sono riusciti a fermare l'evento e ora tutti gli uomini della base giacciono sotto il potere di Gino Brambilla, l'operaio. La situazione verrà risolta dal padrone dell'acciaieria dove lavora Gino, Osvaldo Burziconi, che placa il manovale promettendogli che provvederà ad istallare un'uscita di sicurezza con maniglione antipanico nell'impianto, finora sprovvisto.

In questa splendida storia, oltre a tutti gli elementi tipici dell'Avventura con la A maiuscola, troviamo anche la critica all'acciaieria bergamasca e agli abusati tunnel spaziotemporali, che collegano ai più remoti angoli dello spazio e agli abissi imperscrutabili del tempo.


SPECIALE MM 26

Dopo le polemiche suscitate dallo Speciale precedente (in cui non c'erano Angie, Dee&Kelly), questo numero, scritto e disegnato da Torti, la sensuale ragazza e i due stralunati truffatori giocano un ruolo di primo piano. La storia è piuttosto anomala per il mondo dei fumetti e vede i 3 personaggi esibirsi ripetutamente in spogliarelli, sbavature e "miserabili vermi" a casa del divertito utente Eddiejobson, con lo scopo di aumentargli il calore del termosifone.

Nell'albetto allegato di 64 pagine tolte copertina, editoriale e 2 di pubblicità all'Almanacco di Nathan Never, si festeggia la 300° domanda dell'utente Aldous facendo il punto sulla situazione degli Esagoni venuti dallo spazio. Disegni di Alessandrini e De Cubellis.


MM 304

Ed ecco la prima parte della storia doppia che vede il ritorno di Mister Jinx.

Martin è l'unico a non sapere che torna Mister Jinx, ma non per questo fa una vita peggiore della nostra. Il mefistofelico diavolo tecnologico che realizza i sogni proibiti della gente, questa volta supera sé stesso e, allettato dalla possibilità di guadagno molto elevata, clona Pamela Anderson, sogno proibito di più o meno mezzo mondo. New York è così invasa da tante Pamele Anderson e anche Martin ne cade preda, anche perchè Diana è in Canada per un convegno sui poveri del Darfour.

Mister Jinx, per non fare la storia sempre uguale, decide di rapire Martin, raccontargli tutto e liberarsi di lui. Martin, legato su un lettino da sala operatoria con due larghe cinghie, dice a Mister Jinx che non può ucciderlo perchè lui ci sarà ancora nel futuro di Nathan Never. Mister Jinx non capisce se il "lui" è riferito a lui stesso o a Martin, così il BVZM approfitta di quest'attimo di disattenzione per sferrargli un calcio in faccia, togliergli la pistola, slacciarsi le cinghie, cortocircuitare i macchinari elettronici, fare una battuta sui crolli dei laboratori nella serie, e scappare.

La storia sembra finita per il meglio, ma noi sappiamo che veramente Mister Jinx sarà vivo nel futuro di NN e quindi non può morire e infatti, ecco spuntarlo dalle macerie inveendo: "Stavolta la facciamo finita, dannato Mystère! Bwah! Bwah! Bwah!"


STORIE DA ALTROVE 12

Attraverso un prologo ambientato nel '600 vediamo Galileo nascondere qualcosa di importante in uno scrigno e gettarlo nell'Arno.

1785, Parigi. Un giovane soldato, che capiamo essere il futuro Napoleone da un monologo interiore, trova uno scrigno (quello di prima), lo apre e vede una luce accecante; poi lo richiude e lo getta nella Senna.

1916, Venezia. Due figure sono intenti a combattersi a colpi di kung-fu per le vie della città: sono Olimpia la robottona tettona e un ninja inviato da Fu-Manchu (il cui urlo terrorizza l'Occidente). Nel frattempo, a Londra, Sherlock Holmes incontra il fratello Mycroft e discutono sull'ipotesi che Colui che Dimora nelle Tenebre possa essere ancora in circolazione, magari reincarnato in qualcuno di molto importante. "Pensi alla regina, Sherlock? Avanti, ti conosco e so che quando fai quello sguardo.." domanda Mycroft. "Veramente pensavo a Mastella" ribatte il detective di Baker Street. Dopo un'accurata indagine il complotto ordito ai danni di Mastella (giunto dal futuro attraverso la Loggia Nera, che altri non è che un tunnel che comunica con gli angoli più remoti dello spazio e con gli imperscrutabili abissi del tempo, e che nel corso dell'albo noi non riconosciamo essere lui per non incappare in polemiche) viene smascherato ma, con un colpo di scena di prim'ordine, scopriamo che "Hudson" era nel corpo della Regina. Non scopriamo cosa c'era nello scrigno perchè questo albo è la prima parte di un'esalogia in cinque parti.


MM 305

Martin sta tranquillamente fumando una sigaretta, quando alla radio sente che Diana, di ritorno dal Canada, è precipitata nel bosco innevato (a Ottobre). Martin è pronto a partire, ma una medium lo chiama dicendogli che "uno che lui conosce molto bene" vuole mettersi in contatto con lui. Questo qua è il prof.Aldridge, che, siccome è subentrata l'atarassia, non si ricorda cosa doveva dirgli.

In quel momento irrompe Mister Jinx, sfuggito al crollo del laboratorio (ricordate?) e bramoso di uccidere il suo nemico. Ma Martin capisce che solo Jinx può riparare il coso per collegarsi con l'aldilà e stipula con l'avversario di mille battaglie una tregua. Jinx accetta e ripara il coso.

Giunti nell'aldilà, Martin e Jinx trovano le anime tutte disordinate perchè nell'Almanacco 2002 si diceva che era scoppiata una guerra civile fra le anime. Ma Martin non si ricorda bene questo passaggio e così l'autore ce lo riepiloga utilizzando 15 pagine.

Jinx viene catturato dalle anime cattive che vogliono tornare alla vita e viene massacrato di botte, ma a Martin poco gliene cale e cerca Aldridge, trovandolo intento a giocare al cubo di Rubik. "Come faccio a tornare a casa, prof.Aldridge?" "E che ne so? Io tengo l'atarassia! Piuttosto, chi sei, baldo sessantenne?" il dialogo fra i due tradisce tutta l'emozione di due vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo. La situazione sembra tragica, ma alla fin fine si risolve perchè Martin viene 'risucchiato' nel suo corpo terrestre, anche se non sa spiegarsi bene come.

Nell'ultima didascalia si accenna al recupero di Diana e a un "discorsetto" fatto tra i due che non ci riferiscono perchè troppo privato (cioè copulano).


ALMANACCO DEL MYSTERO 2010

Nella emozionante storia a fumetti (scritta da uno sceneggiatore e disegnata da un disegnatore) contenutavi, una collezione di statuette dell'età del bronzo sparisce da un museo di New York. Martin, che era a casa in panciolle, viene convinto da Travis ad indagare su questo misterioso furto. Dopo mille indagini, il BVZM scopre che dietro al furto si cela un ladro, il cui mandante è un noto collezionista di statuette dell'età del bronzo di New York.

Oltre a questa imprevedibile ed entusiasmante storia troviamo i consueti suggerimenti sui libri mysteriosi dell'anno (Harry Potter 10 e un emulo di Dan Brown a caso) e i film (uno sui supereroi, uno di cappa e spada e un altro che non c'entra niente col mystero), mentre il dossier mysterioso, Mysteri mysteriosi, contiene 4 mini-dossier strettamente collegati l'uno con l'altro: Le frappe del Re Toth di Giulio Cesare Cuccolini, sui dolci di Carnevale degli antichi egizi; Lussemburgo mysteriosa di Dario Fagina, che ci svela gli incredibili enigmi del piccolo stato mitteleuropeo, Ciao mamma vado a prendere il latte, di un fan di Morandi, che racconta la storia di questo arcano artista sempreverde; Gli animali immaginari, di un anonimo, che metti che qualcuno non li ha imparati dagli altri 2 dossier dedicati loro, ora può saperne di più sulle creature partorite dalla mente dei più grandi artisti.


MM 306

Nell'albo di Dicembre, il detective dell'impossibile sta guardando i pornazzi su Internet quando, d'incanto, appare un messaggio sullo schermo. Dal testo Martin capisce che il mittente è Korg e, per rinfrescarsi un po' le idee, dedica 6 pagine a riassumere tutte le sue precedenti avventure con lo strambo ologramma. Fatto ciò, Martin riceve la visita di due Uomini in Nero che lo narcotizzano e lo portano nella loro base segreta, dove viene messo in una cella. Sorpresa lo coglie quando vede che con lui nella cella c'è Erickson! L'Uomo in Nero-che-però-è-un-po'-buono racconta quello che gli è successo al termine della storia del Maxi #3: lo spirito di Adam è entrato in lui e da quel momento ha voluto eliminare tutti gli UiN cattivi, solo che al terzo cadavere l'hanno beccato e messo in cella. Solo Martin può aiutarlo ad evadere da lì e a uccidere gli UiN cattivi!

Ovviamente i due riusciranno a liberarsi e, dopo mille peripezie, ad uccidere un po' di UiN cattivi, ma non tutti, che sennò è finita la serie.

Particolarmente sconvolgente è il finale dell'albo, che vede gettare un po' di luce sul mysterioso Capo degli UiN: da un paio di battute nella penultima vignetta e rivolte a Erickson, si capirà che il capo è, pensate un po', nientepopodimeno che...........suspence........ il padre di Martin, evidentemente ancora vivo!


Note:

Queste prime altreprime, lo avrete capito, rappresentano per noi ciò che Scheletrino rappresenta per Alfredo Castelli: giovanile entusiasmo e umorismo satireggiante a 360°, che esprimono un talento già palese, seppure ancora da modellare su tonalità definitive.

301. Continuity metaletteraria, come un membro del Gruppo 63. Si prosegue dalle Altreprime 2008, immaginando che le vicende di Addio, Java! non siano stata bufale sensazionalistiche, ma un vero e proprio punto di svolta narrativo. Il riferimento palese è alla serie tv in voga in quegli anni, di cui eravamo, più che cultori, adepti fanatici. Il riferimento meno palese è all'albo Emoticon :-( (MM #290) del cultore fanatico. 

Maxi 5. Nel Dicembre del 2008, data in cui queste pagine sono state estese, non era ancora stato rivelato il destino della pubblicazione MAXI MARTIN MYSTÈRE. Si immaginava, dunque, che avrebbe proseguito business as usual. La prima storia unisce alcuni dei nostri tormentoni. La seconda è pura continuità metaletteraria (vedi 301). La terza anticipa L'albero filosofico di Beretta (MM #340).

302. Parodia dell'incipit di La tredicesima fatica (MM #281).

Gigante 14. Idem c.m. (come il Maxi). Parodia, almeno negli intenti, de La capsula del tempo (MM #30/31). Al tempo della pubblicazione di queste righe (non queste queste, quelle dell'altreprima), la maglietta della salute di Martin compariva regolarmente nelle copertine della serie, risultando, per questo, oggetto di lunghe discussioni tra gli utenti di allora del forum Agarthi. La gag su Orlandi è adattabile ancora al contesto odierno. Chi ha notato la sinistra associazione tra cavatappi e alieni? Eravamo troppo avanti.

303. Parodia de Il Sole Nero (MM #292). L'utente menzionato era solito esprimersi negativamente in merito all'abuso dei varchi spaziotemporali.

Speciale 26. Risposta allo Speciale #25, il primo in cui Angie e soci risultavano assenti, dopo vent'anni di presenze ininterrotte. L'utente menzionato era solito esprimersi negativamente in merito alla presenza di quei personaggi e di Rodolfo Torti. Degna di menzione una delle prime reazioni all'avvento, sul forum Agarthi, dell'utente Aldous.

304. Documento storico di importanza epocale: rivela esplicitamente una verità riemersa dal limbo del dimenticatoio soltanto nel 2021. Ovvero che, nel 2008, fu annunciata entusiasticamente una storia in due puntate dedicata al ritorno di Mister Jinx. Da segnalare la pungente presa in giro dei tormentoni delle storie mysteriane. 

Storie da Altrove 12. In prima pubblicazione, il testo conteneva uno strafalcione storico di cui ci siamo vergognati più del dovuto. I riferimenti espliciti sono La donna caduta dal cielo (Almanacco del Mystero 2007), il ciclo Holmesiano di Carlo Recagno (Storie da Altrove 2,3 e 5) e il Governo Italiano caduto nel 2008. La sapida critica alla Monarchia Britannica anticipa, di molto, il restyling dylandoghiano più recente.

305. Vedi 304. Parodia di La vita segreta di Diana Lombard (MM #164/165) e Mister Jinx ritorna! (Almanacco del Mystero 2002). 

Almanacco 2010. Come ricorderete, il vero Almanacco del Mystero 2007 fu il primo ad ospitare servizi non inerenti il fumetto, tra i quali una riproposizione sintetica dell'Animalmanacco del 1997. Ecco, dunque, una presa in giro di questa deriva casual-nozionistica. Il fumetto, invece, vorrebbe irridere Il pavone dell'Imperatore (MM #284).

306. Di nuovo eventi tornati nel dibattito nazionale soltanto nel 2021. Ma, nel decennio precedente, quel riferimento lanciato alla fine del MM Gigante #9, era divenuto uno pseudomystero, un creepypasta, un checacchioneso, un mystero esso stesso, su cui lucrare e fantasticare. L'altro riferimento esplicito è alla saga di Adam e Korg, che dopo il Maxi MM #3, immaginavamo di rivedere quanto prima. Deh, la gioventù!


LE ALTREPRIME DI MYSTÈRE: 2008

Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.


2008 - LA PRIMA STORIA BIMESTRALE IN DUE PUNTATE

Un prologo ambientato negli anni '50 o '60 mostrerà degli scienziati al lavoro in una qualche misteriosa base in Russia.

Nel 2008 Martin, in occasione dei quarant'anni dell'ultima volta che un abruzzese è andato a CasalPusterlengo, dedica una puntata dei "Mysteri di Mystère" ai poteri telepatici di Totti, capaci di soggiogare le masse e mandarle al cinema a vedere "L'allenatore del pallone 2".

Mentre è intento a parlare, Martin scorge tra il pubblico un uomo che lo saluta.

È Jules Verne, detto anche Giulio Vernè, che è venuto a riprendersi i libri del Conte Elsworth perché hanno reso la nostra dimensione instabile solo con la loro presenza.

Martin glieli restituisce malvolentieri e, furibondo, chiama Java "cicciobombo". Il neanderthaliano non ci sta e con una serie di "mgghhh grrr" fa capire a Martin che ha intenzione di andarsene.

Nel frattempo, in un flashback ambientato a Hong Kong nel 1976, una bella cinese parla con un uomo in un bar, quando entra un commando (su cui riconosciamo la scritta "U.S.Army"), che spara sulla folla, uccidendo tutti tranne la donna. Questa riesce a scappare portando con sé dei documenti segreti su cui ci sono scritte delle cose segrete.

Nel 2008, Martin implora a Java di non andarsene e si mette a piangere. Java sembra commuoversi ma ecco che entrano Diana e Maria Ossowiecki. Martin spiega la situazione e Diana, che con Morales è una donna con le palle, sfotte Martin chiamandolo "piagnone" e spingendolo a risolvere il qui pro quo con Java. Ma questi stavolta è proprio offeso e, d'impulso, prende Maria sottobraccio e se ne va, per non tornare mai più.

Qui finisce la prima parte.

Qui inizia la seconda.

Nel prologo, ambientato a New York nel 2008, vediamo la donna cinese della prima parte, ormai invecchiata (Grimaldi, per accentuare la cosa, la dipinge come una decrepita ottuagenaria), che cammina per le strade voltandosi come se si sentisse seguita. Intenta com'è a guardare dietro, non si accorge di essere finita in mezzo alla 42°strada. Il POTI-POTI del tir che sopraggiunge la risveglia e la donna, con un triplo balzo con avvitamento, salta il tir e si porta sulla sopraelevata, quella che si vede in tutti i film a New York.

Intanto, a casa Mystère si sfiora il dramma: Martin non comprende l'addio improvviso di Java e, ricordandosi di quanto avvenuto nei numeri 111-112-113, sospetta ci sia sotto qualcos'altro. Quindi si infila l'impermeabile e fa per uscire; a fermarlo interviene Diana, che si frappone fra lui e la porta, e pretende che lui lasci perdere e si spogli, perchè Diana, che con Morales è sempre in calore, vuole fare qualche porcata. "Ma non mi ricordo come si fa", obietta Martin e, dopo aver implorato Dio, le molla una papagna in faccia.

Intanto Java e Maria, sebbene siano passate almeno due ore-due ore e mezza da quando sono usciti di casa, sono ancora nei pressi di Washington Mews; un commando (su cui riconosciamo la scritta "U.S.Army" e colleghiamo immediatamente a quello della prima parte) arriva e li rapisce. Martin arriva giusto in tempo per vedere il furgone allontanarsi.

Dal dialogo che fanno i soldati nel furgone capiamo la critica alla politica Bush, mentre Martin, in auto, si mostra nell'inedita veste del pazzo che parla da solo, inveendo contro Travis, reo di non trovare un furgone dell'esercito degli USA in una strada di New York.

È l'ora delle spiegazioni: uno scienziato hongkonghese spiega a un colonnello russo il malefico piano che hanno progettato, ovvero sfruttare i poteri telepatici di Maria Ossowiecki per rintracciare i documenti della donna cinese, su cui è scritta una formula matematica capace di prevedere quando cadrà il governo Prodi.

Per uno strano scherzo del destino, arrivano tutti alla base (che si trova nel Delaware) contemporaneamente: il furgone con Java e Maria rapiti; Martin (che aveva chiesto aiuto ad un bambino nero e orfano che spacciava droga nel Bronx) e Diana, che, si sa, con Morales è una donna bionica.

È la resa dei conti: Maria dice "no" a chili di troppo e "sì" a Valsoia, e prova a rintracciare telepaticamente la donna cinese in cambio della vita di Martin e Diana, sotto la minaccia del colonnello russo e della sua pistola russa, ma non la trova.

Non la trova perché la donna cinese è lì e, con un colpo di arma da fuoco, uccide lo scienziato coreano e colpisce il colonnello russo.

Tutto sembra finito, ma c'è spazio per un ultimo colpo di scena: il colonnello è ancora vivo, afferra lentamente la pistola e spara, colpendo nientepopodimeno che il professor Fatho, che passava di lì per caso e che sparisce in una nuvola di fumo.

La storia termina con l'addio: Martin e Diana vengono cacciati da Washington Mews, che la coppia Java-Maria subaffitterà a dei minatori polacchi, i nuovi protagonisti della testata da questo albo in avanti.


Note:

Il simpatico resoconto è stato stilato nel Gennaio del 2008, quando lo scrivente - pensate! - aveva quattordici anni in meno di adesso. Il riferimento è, naturalmente, ai #296/297, pubblicati nell'estate di quell'anno, sui quali, a Gennaio, vigeva il più completo riserbo, eccetto titolo e autori.  Oltre al saporito omaggio allo stile del migliore autore secondo chi lo ritiene tale, i più attenti coglieranno rapide menzioni a Ricordi dal futuro (MM #294) e Il tesoro di Capitan Kidd (MM #287).