Per festeggiare i quarant'anni del Benestante Vigoroso Zuzzurellone Martin, ripercorriamo le storie che avremmo voluto leggere negli ultimi quattordici, al posto di quelle effettivamente pubblicate.
GLI INEDITI
La carrellata giunge al termine, con le altreprime mai rilasciate. Difficilmente ne vedremo di nuove. Ma, visto il mese in cui ci troviamo, May dire May.
IF
Sponsorizzata dalla Federazione Italiana Scherma. MM e Java sono in cerca dell'Uomo Dal Monte, ma Java capisce male e porta l'amico al mare. "Il Monte, Cristo!", sbotta Martin, "non il mare!". Per sua fortuna proprio lì sono accampati gli spadaccini che i due conobbero nell'avventura Il manoscritto, e così il BVZM torna sull'isola chefecedasfondoalromanzodiDumas. L'altra volta improvvisò un finale troll, ma stavolta Martin è proprio obbligato a trovare il tesoro di Montecristo. Dopo varie indagini e deduzioni, lo trova e... sorpresa!, dallo scrigno esce un clown cattivo a molla che ride.
Nota. Bozza concepita verosimilmente nel 2017. L'episodio Il manoscritto (MM 272-273-274) è uno dei nostri favoriti, tra quelli minori, e, in teoria, vi avremmo voluto dedicare anche un omaggio più serioso. Qui lo abbiamo incrociato con Stephen King, una celebre pubblicità e uno sponsor dei fumetti Disney italiani dei primi anni 1990.
PATSY MATAHARI
Dov'è finito Patsy? È quello che si chiede il BVZM quando porta Java al delfinario e vede questo povero delfino parlante martoriato da tal Aristogitone Flipper. Dopo mille vicissitudini, si scopre che il nuovo proprietario di Patsy è la cantante Syria, che costringe l'animale a spiare la sua rivale Arisa fingendo di essere il suo erede (cioè 'delfino').
Nota. Ancora King, almeno nella fonetica del titolo. Bozza concepita nel 2017, quando il destino di Patsy non ci era ancora stato rivelato dall'episodio Il Dio che venne dal mare (MM 356). Solo chi ha letto Space Shuttle (MM 131Bis) può comprendere il riferimento alla rivale di Arysa. Aristogitone Pipper è un nome creato da Giorgio Pezzin per una delle sue Tops Stories disneyane.
LA SPADA DI DAMOCLE
Morgana rapisce MM e Travis mentre i due sono impegnati nella quotidiana pausa lupini. La fata ha un piano geniale: fa penzolare una enorme spada sopra il primo, costringendo il secondo a recuperare la famigerata spada di Damocle. Travis, imbarazzato, ammette di non saperne nulla di mitologia e menate varie, ma MM lo esorta rammentandogli l'aneddoto di Schliemann, che cercando a caso, trovò Troia. Così Travis fa lo stesso, ritrova - dopo molte, ehm, soste - Troia e recupera la spada di Patroclo, quella con cui affrontò Ettore dopo la morte di Achille (e che quindi era di Achille). Tutto contento la porta a Morgana, ma quella gli ricorda che gli aveva chiesto la spada di Damocle, non di Patroclo. "Scusate, è che fra cle, clo... mi sono sbagliato", balbetta Travis.
Nota. Ultima bozza del 2017, anche questa di origine Disneyana: da infanti, apprendemmo della spada di Damocle nel fumetto In viaggio nel Tempo della serie I Mercoledì di Pippo, di Rudy Salvagnini e Lino Gorlero, in una memorabile gag in cui Damocle veniva confuso con Sofocle. Qui la riproponiamo, ma con Patroclo. Che ridere. Dovete inoltre sapere che, in seguito, fummo grandi appassionati dell'Iliade a fumetti di Marcello Toninelli (su Il Giornalino), e tutta la telenovela achea ci è rimasta impressa. Che c'entra la saga di Morgana di Carlo Recagno? Beh, "una spada è una spada e una spada è una spada" (cit.). Se dici Troia dici Schliemann, e non potevamo non dirlo. I lupini, che non mangiamo dal millennio scorso, sono esilaranti di per sé stessi.
LA CUSTODIA DELLE CINQUE SETTE
Samuel Liddell MacGregor Mathers è famoso per essere stato vegetariano, non fumatore e avversario della vivisezione in tempi in cui tali pratiche apparivano quantomeno eccentriche. Meno noto è invece il suo ruolo di fondatore della Golden Dawn: nel 1929, gli fu attribuito il ruolo di "cattivo" nientemeno che dall'"alpinista più cattivo del mondo", Aleister Crowley, nel romanzo La figlia della Luna, probabilmente un riferimento all'affare del "giorno che non esisteva" (il titolo indicherebbe l'angelo enochiano evocato da Dee e più tardi dallo stesso Mathers, e che Martin Mystère avrebbe incontrato cento anni dopo, in una delle sue più improbabili avventure). Oggi, la base di Altrove, impegnata nel consueto monitoraggio delle numerose consorterie esoteriche e cospirazioniste del pianeta, nota una curiosa anomalia: cinque di esse si sono riunite ad una apposita convenscion. In effetti, alla tavola rotonda Impadronirsi del mondo nell'era della globalizzazione: meglio conquistare tutto o specializzarsi?, Torino, 22-23 Aprile, partecipano cinque vecchie conoscenze del detective dell'impossibile: la vecchia rettiliana collezionista di draghi, gli agenti pubblicitari che gestiscono gli squarci nel multiverso, la Fratellanza Alessandrina, i due afro-nomoli superstiti, ed infine, il rappresentante della joint-venture di recente fondazione tra i vari depositari dei segreti del progetto MK-ULTRA, finalmente decisi ad unire le forze. Quali oscuri progetti pianificano le cinque sette? Dato che Altrove li tiene d'occhio, suggerisce Martin Mystère, forse è il caso di prenderli in custodia, prima che commettano altri danni. Ma qualcuno controlla i controllori: qualcuno che chi è pratico di pic-nic conosce molto bene... Un diabolico racconto di Lotti e Pasini, illustrato da Fabio Piacentini.
Nota. Scarto delle Altreprime 2019. Il titolo e l'incipit rimandano a Il custode delle cinque vette (MM 359), con un sagace collegamento a Il giorno che non esisteva (MM 227), seguito di 29 Febbraio (MM 216). I dati del prologo sono tutti reali, e ci vantiamo di aver colmato una lacuna del citato MM 227. Detto questo, passiamo alla derisione della deriva presa dalla testata nell'ultimo decennio, quando le consorterie mysteriose hanno cominciato a moltiplicarsi esponenzialmente. Nell'ordine, citiamo Quetzalcoatl (MM 343), L'inventore di miti (MM 339), Il Grande Gioco (MM 349), Nomoli (MM 357) e i centomila episodi con l'EmmeCappaUltra, talmente tanti che ce li siamo scordati: citiamo solo Minaccia dalle stelle (MM 214-215) e Ore 3.12 pm L'adunata (MM 351). Infine, ecco Il Dio che venne dal mare (MM 356).
LA COMPRENSIONE DEL FENOMENO
Harvard University. La ricercatrice italiana Guendalina Niubbazzoni consegna la tesi di laurea al suo relatore, il professor Martin Mystère. Il detective dell'impossibile, recatosi nella sua vecchia università nella veste di 'lecturer', è dunque costretto a leggere quella roba. Secondo la giovane ma bruttina ragazzetta, la celebre frase pronunziata da Caio Giulio Cesare al momento di varcare il Rubicone, 'alea iacta est', "il dado è tratto", è errata. Il termine "tratto", a detta della millennial, non significa nulla: il verbo corretto avrebbe dovuto essere "estratto". Per quale motivo la radice "Es" è stata cancellata? Cesare, certo, conosceva bene il latino. Fedele al principio per il quale essere giovani non equivale ad essere deficienti, e ben deciso a non fare di tutta l'erba un fascio, il BVZM si ritrova a percorrere una inesorabile discesa nella psiche della sua laureanda e della gioventù contemporanea, alla ricerca dell'Es e di una Verità che, qualcuno, chissà quando, ha voluto rimuovere. Un racconto completo di Carlo Recagno e Rodolfo Torti.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Siamo soddisfatti di questa Altreprima, ci fa sempre ridere. Probabilmente, causa questo effetto solo a noi. Sì, Martin Mystère non è solo un conduttore televisivo e scrittore di libri ricicloni, teoricamente svolge anche altre attività.
LA TERRA DEL MISTERO
Napoli, 2020. In vista delle elezioni, il consiglio comunale, all'unanimità, riesuma il progetto di Mysteryland, un parco dei divertimenti a tema 'mystero', inesplicabilmente rimasto fermo dal 1985. L'ambizioso complesso, richiesto a gran voce dalla cittadinanza pagata per votare Sì al referendum consultivo, dovrà sorgere negli antichi sotterranei della città. Ma qualcosa turba il costruttore camorrista vincitore dell'appalto: è emersa, infatti, una quanto mai tempestiva inchiesta su presunti riciclaggi di denaro mafioso, nei quali sarebbe coinvolta la sua società. Il Buon Vecchio Zio Marty, stipendiato in qualità di consulente e accompagnato da una macchina anatomica di sesso femminile che lo tratta come un principe, non è convinto: secondo lui, non è il caso di farsi tutti questi problemi... Un episodio da non leggere di Alfredo Castelli e Enrico Lotti, illustrato da Antonio Sforza.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Una delle nostre preferite: che ridere. E che realismo. Mysteryland (MM #43-44) è l'ovvio riferimento: non è stato mai ripreso in quanto la serie ha progressivamente perso la sua originaria connotazione verosimile.
ZONA X: OBSOLESCENZA PROGRAMMATA
Quattro racconti dedicati ad un tema quanto mai attuale! La biblioteca dimenticata ci riporta ai lontani tempi in cui Martin Mystère era avido di libri cartacei. Con I vendicatori pelati celebriamo, invece, l'apparentemente inesauribile filone cinematografico dei supereroi. Nei due racconti successivi, Pendolare del tempo e Non puoi portarli con te, assistiamo al decadimento accelerato di ben due comodità che ormai diamo per scontate: il denaro e i trasporti. Di Alfredo Castelli, Giuseppe Pederiali, Pierfrancesco Prosperi, Stefano Santarelli, Stefano Babini, Luigi Siniscalchi, Rodolfo Torti, Sergio Tuis.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Lo sapete che, fino a un paio d'anni fa, Il "Maxi Zona X" ospitava ristampe casuali, accomunate da una chiave di lettura protofantascientifica imposta dal creatore della serie. Ci siamo ispirati a questa impostazione nel riprendere i MM #144,#145, il Classico di Zona X #10 e un raccontino allegato al MM Speciale #23.
MM Special: COMPLOTTO A HELL'S KITCHEN
Nota. Non concepito come Altreprima 2020. Chissà cosa avremmo raccontato, qualora ci fossimo ricordati cosa avremmo voluto raccontare. Come dite? Non è nemmeno una sinossi? Certo. Leggete il Commonplace Book di Lovecraft.
OBIETTIVAMENTE: APOCALISSE
Una pioggia di meteore devasta Londra, i ghiacci si sciolgono, le acque salgono, l'attività solare aumenta, l'inflazione galoppa, le edicole chiudono. Ma c'è chi minimizza: londinesi, scienziati, consumatori ed editori sono comunque soddisfatti; a loro dire, potrebbe andare peggio, potrebbe piovere. D'improvviso, un buio penetrante avvolge l'intero globo terracqueo; un celebre astronauta twitta ossessivamente: "ehi! chi ha spento le luci?". Un ancestrale grido di dolore viene percepito dalla mente di ogni abitante del pianeta. Terremoti e piogge torrenziali, monsoni e sciami di insetti impazziti (escluse le api, estinte) devastano la vecchia Gea. Nei talk show l'opinione pubblica è spaccata: cosa sta accadendo? Nessuno, però, sembra venire a capo dell'enigma. Qualcuno afferma che il manoscritto Voynich non fosse scritto in protoromanzo, ma fosse "un" protoromanzo, cioè il prototipo di un romanzo; ma stavolta il popolo del web non pare interessato alla notizia. Soltanto per il detective dell'impossibile, Martin Mystère, sembrano non esserci dubbi: è giunta la fine del mondo. Un ennesimo catastrofico di Luigi Mignacco e Fabio Piacentini.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Ecco la nostra parodia di Obiettivo: Apocalisse (MM 167). Con un omaggio a un episodio iconico del Decimo Doctor Who. L'iperbole sarcastica non è di immediata comprensione, forse. E la chiosa sul Voynich è ridondante, forse. A noi, comunque, faceva sorridere.
Storie da Altrove: L'UOMO CHE NON POTEVA MORIRE
1871. Secondo fonti ben informate, l'agente Raven di "Altrove", Edgar Allan Poe, sarebbe stato ricevuto da alcuni rappresentanti del Partito Democratico statunitense, decisi a strappare alla presidenza Grant la sua preziosa collaborazione. Ma come è possibile che si trattasse proprio del noto scrittore, deceduto in circostanze mai del tutto chiarite nel 1849? L'ipotesi che si tratti di un sosia, un giornalista di Omaha, non convince del tutto la direzione di Altrove. Un importante membro del Partito Democratico, comunque, il generale George Armstrong Custer, ostacola l'ascesa politica del presunto Poe. Pochi anni dopo, lo stesso Custer subisce una disfatta che gli costa la vita, sul "Little Big Horn". Come è possibile, allora, che nel 1879 qualcuno lo riconosca nelle sembianze del sanguinario capitano Libbie, in Sudafrica, nel pieno della guerra contro gli Zulu? E per quale motivo egli asserisce di essere la personificazione della Guerra? A complicare una indagine già di per sé complessa, l'uomo che ha riconosciuto Custer afferma di provenire dal futuro... Un estenuante racconto di Carlo Recagno e Antonio Sforza.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Ecco un'altra SdA che non fa ridere, ma congegnata con intelligenza e di cui siamo soddisfatti. Il titolo omaggia l'Almanacco del Mystero 2008, ma i riferimenti sono extramysteriani: il Poe agente di Altrove viene da Zagor, il Poe giornalista e il Custer politico vengono da Magico Vento, il Custer spirito bellico sudafricano arriva da Mister No Speciale #5. A dimostrazione che l'UNIverso (non MULTI) Bonelli era più che fattibile.
LE AMPOLLE DI EOLO
Nell'Odissea di Omero, Eolo è conosciuto come il Dio dei Venti. Ma, secondo un'altra tradizione classica, egli sarebbe stato un figlio di Poseidone, fratello di Beoto. Il beota ricercatore fisico Nicolai Basescu si mette dunque sulle tracce delle leggendarie ampolle - o otri, è uguale - in cui la divinità conservava i suoi venti, e le trova, e propone a una nota casa automobilistica di sfruttarne le potenzialità per elaborare un nuovo combustibile su cui lucrare. Ma i dirigenti nicchiano: e se fosse aria fritta? Secondo Basescu, è esattamente ciò di cui si tratta. Pochi mesi più tardi, una nuova automobile a energia eolica viene presentata al Salone di Parigi, ove Martin Mystère presenzia alla commemorazione di Basescu, morto in circostanze misteriose pochi giorni prima dell'inaugurazione. Per quale motivo il martire del libero pensiero, lo scienziato paladino della controcultura, l'alteratore di dati sulle emissioni di inquinanti, è stato eliminato? E perché Martin, dopo aver sbuffato, ha un improvviso ricordo del Bafometto e del Graal di re Mida? Un dubbioso racconto completo di Alfredo Castelli e Enrico Lotti, illustrato da Paolo Ongaro.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Ispirato da un fumetto (anzi, due) di Rodolfo Cimino, riecco il personaggio protagonista de L'oro di Re Mida (MM 347), il 'cult' senza 't' dell'ultimo decennio. Che c'entra La Setta degli Assassini (MM 88-89-90)? Purtroppo, nulla.
LA COMPAGNIA DELLE INDIE [tit. alt.: FIGLI DI UN CONDOM PERDUTO]
Cosa pensereste se qualcuno si presentasse alla vostra porta e affermasse di essere vostro figlio? E se i presunti figli fossero addirittura due? È quanto accade a Diana Lombard, una tranquilla mattina prenatalizia. I due giovani sono completamente diversi: uno è tale e quale a Martin Mystère, l'altro ha le orecchie a punta e assomiglia ad un elfo. Solo un elemento, apparentemente, li accomuna: entrambi provengono dall'India. Chi sono realmente? Cosa vogliono, proprio adesso? E per quale motivo, esattamente in quel momento, Martin è in trasferta tra i pellerossa, alla ricerca della biblioteca perduta di Alessandria? Una sola certezza si staglia fra i molti dubbi che arrovellano la povera Diana: a suo marito, evidentemente, piacciono le indiane... Un inesplicabile enigma firmato Lotti e Orlandi.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Avete capito perché abbiamo smesso di pubblicare e concepire? Di nuovo, un'Altreprima che a noi piace, ma di difficile comprensione per le Incolte Moltitudini. Eppure ci appare palese che i due figli di Martin Mystère siano l'allucinazione de Gli adoratori di Kalì (MM 253-254) e il Billiken (Il ritorno del Billiken, MM 204-205), curiosamente entrambi concepiti in India. Più comprensibile l'incomprensibilità del terzo riferimento: l'episodio di Zagor #642/645 (Monument Valley). Almeno il gioco di parole razzista capitelo, però, non fate gli indiani.
SAMEDI' PISELLONI
Al seminario "Gli zombies nella Storia", Martin Mystère ricorda la drammatica esperienza vissuta in prima persona ad Haiti, quando era stato avvelenato dal pesce palla. Terminata la conferenza, un ragazzo apparentemente normale e benvoluto da tutti, Peter, violenta una sua amica. In sua difesa, Peter asserisce di avere semplicemente sognato, non immaginando di avere compiuto realmente il gesto; ma, inspiegabilmente, la ragazza non sembra propensa a perdonarlo. Il BVZM, ancora ciondolante nell'edificio, è certo che il ragazzo, se fosse vissuto un centinaio d'anni prima, avrebbe fatto la gioia di Sigmund Freud, il celebre psicoanalista tedesco, e per questo riceve diverse occhiatacce. La notte seguente, i sogni di Martin sono turbati da un misterioso individuo di colore in marsina, che gli chiede di dargli un po' di fumo - o almeno così capisce. Risvegliatosi di soprassalto, Martin non può fare a meno di notare quanto Diana, addormentata al suo fianco, sia ancora appetitosa... Un indecente racconto di Carlo Recagno e Giovanni Romanini, con la collaborazione di Antonio Sforza.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Siamo molto affezionati all'episodio Incubo ad Haiti (MM 231-232), e, per questo, non smetteremmo mai di parodiarlo. Perché questa sessualizzazione del Baron Samedì? Perché Castelli lo aveva così proposto in suo fumetto giovanile, per poi accostarlo a Freud ne L'assassino che uccideva nei sogni (Storie da Altrove 18). Ciò di cui andiamo più fieri è il titolo, davvero only for fans.
INCUBO TRA I GHIACCI
Per soddisfare il nuovo capriccio di Diana, da qualche tempo Martin è solito utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi a New York. Finché, giunto un inverno particolarmente rigido, accade qualcosa d'imprevisto: la sopraelevata sulla quale si trova il detective dell'impossibile si blocca a causa del gelo e della cattiva manutenzione. Non solo: quel giorno il riscaldamento, a bordo del convoglio, non funziona; ma non funzionava nemmeno nei giorni precedenti, per cui la cosa non è così importante. Tuttavia, sempre nella stessa giornata, uno sciopero dei camionisti sta paralizzando la città, mentre il corteo della manifestazione antigovernativa di turno decide di uscire dal percorso prestabilito e dirigersi verso le vie dello shopping. In breve, il treno è preso d'assalto, e sui finestrini presto si vanno ammassando, come sanguisughe, i pendolari che aspettavano gli altri treni. La situazione sembra essere senza via d'uscita, quando il BVZM ha un'intuizione delle sue: l'unica salvezza è l'inquinamento... Un pungente racconto di Mignacco e Ongaro.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Parodia di MM #251 e omaggio a un nostro conoscente, da sempre interessato a questi argomenti. La sarcastica conclusione non è di immediata comprensione.
IL SEGRETO DEL MONASTERO
Martin, Diana e Java sono in gita ai cloisters fuori New York, per trascorrere una tranquilla Domenica di annoiata serenità. Quest'ultima, però, viene meno quando il frate alla guida del gruppo nel quale si trova la famiglia Mystère precisa che è vietato scattare fotografie all'interno del monastero. Da quel momento, alcuni zoticoni del gruppo decidono di scattare fotografie ad ogni anfratto, facendosi puntualmente individuare e rimproverare dal frate, il quale, col passare dei minuti, si fa sempre più esasperato. Per misteriose ragioni, gli scuotimenti di testa di Martin non sortiscono alcun effetto, e così nemmeno gli insulti sottovoce di Diana. Cosa spinge quelle persone adulte a compiere dei dispetti al frate? Per quale motivo essi sembrano non comprendere l'apparentemente elementare invito? E, tutto sommato, cosa c'è di così prezioso in quel monastero da non poter essere fotografato? E' quanto è chiamato a scoprire il detective dell'impossibile, dopo aver lasciato una libera offerta prima di uscire. Un edificante racconto di Carlo Recagno e Fabio Grimaldi.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Il titolo è quello di MM #45, ma non c'azzecca nulla. Il riferimento velato è ad un elemento secondario de Il segreto delle sette città (MM 55-56), la nostra preferita tra le storie sgangherate. Gli eventi descritti sono realmente accaduti, in un altro luogo affine a quello presentato.
LO SPIRITO DEL PIERCING
Colpo di scena! I coniugi Morgan Jones traslocano in Florida. Ma la malinconia di Martin per le lunghe chiacchierate con la signora Jones Morgan, cui è costretto a rinunciare, cede presto il passo ad un entusiasmo nuovo, quando fa la conoscenza dei nuovi inquilini: una famiglia di origine carpatica composta da madre, figlia e neonato, decisa ad abbandonare l'ancestrale nomadismo. L'idillio, però, cede il passo all'orrore, quando il BVZM scopre che le ultime nomadi sono insopportabilmente rumorose e fastidiose ed evidentemente medium, data l'alta frequenza di poltergeist scatenati in ogni momento della giornata. In particolare, la giovane amante di musica latinoamericana finisce presto nella lista nera dell'esaurito detective dell'impossibile, il quale, se non altro per sfogarsi un poco, le staccherebbe volentieri il suo dannato piercing. In seguito, basterebbe metterci dello spirito... Un infuocato racconto di Andrea Cavaletto e Stefano Santoro.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Ispirata a fatti realmente accaduti. La parodia de Lo spirito del tatuaggio (MM 176-177) è capziosa.
CI SONO UN CINESE, UN FRANCESE E UN ITALIANO
Secondo fonti del web, il celebre navigatore Marco Polo, al ritorno dal Catai, avrebbe riportato con sé un misterioso "dono" lasciatogli dal Gran Khan, un'invenzione all'epoca ancora sconosciuta in Europa, qualcosa capace, pare, di riscaldare gli animi e renderli più liberi; se ne parlerebbe, scegliendo accuratamente le parole, nientemeno che fra le pagine de Il Milione, il resoconto del viaggio compiuto da Polo in Oriente dal 1271 al 1295. Oggi, l'affranto "Monsieur Lacoste" - a suo dire interessato a scoprire l'origine del ballo chiamato Khan Khan - incarica il detective dell'impossibile di restituirgli ciò che i Polo hanno sottratto alla sua famiglia secoli prima. Ma al BVZM non sfugge che il suo ospite versa lacrime di coccodrillo... Un fresco racconto di Alfredo Castelli e Enrico Lotti, illustrato da Paolo Ongaro.
Nota. Concepita come Altreprima 2020. Il titolo è divertente, ammettetelo. Sinossi topolinesca, d'altronde Romano Scarpa quello faceva. Lo avete capito qual è il dono? Un indizio: non sappiamo andare a cavallo, quindi non dobbiamo vestirci a modino.
SE A MILANO CI FOSSE IL RAME
Nota. Non concepita come Altreprima 2020. Volevamo parodiare un racconto breve degli Amici dei Navigli, ma parlando di treni e di furti.
LA CASA NOVA
Nota. Non concepita come Altreprima 2020. L'intenzione era di parodiare Lovecraft, Heinlein e una catena di negozi.
FANTASMI AD HARMATTAN
Nota. Non concepita come Altreprima 2020. Il titolo reinvia ai MM #64-65 e ad un Dampyr che non ci è piaciuto, forse con l'intenzione di aggiustarlo.
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