lunedì 22 marzo 2021

Gli albori (3)

Di nuovo: gli albi delle mie origini.

Di nuovo: un albo(re) proveniente dalla casa della zia (cfr. "Gli albori (2)").

Trattasi di una Raccolta Classici Disney (n.15) non più in mio possesso e la cui copertina non ho facoltà di esibire. 

Come il termine Raccolta può agevolmente suggerire, il volume si compone di tre colte, rese dalle giacenze magazzinali.  Precisamente, dei Classici di Walt Disney ("2° serie") originariamente numerati 179,183,186.

All'interno, poche le storie ancorate saldamente nella memoria del presente scrivente, allora passato già scritto. Tale volume, infatti, era destinato alla lettura d'evacuasione.


Rammentiamo solamente il terzo episodio della saga di Paper Alì, La scalata al Monte Omar, ad opera di Osvaldo Pavese e Guido Scala. Sappiamo bene cosa Le Mille e una Notte e Guido Scala rappresentino ancora oggi per il mio delicato ecosistema.

Topolino e l'acceleratore nucleare di Alessandro Bencivenni (quello dei Fantozzi berlusconiani) e del solito Massimo De Vita è una di quelle storie da cui ho tratto nozioni da sciorinare a titolo di vanità sapienzale: "nel Cern di Ginevra c'è il trenino che gira e bla bla bla".



 

 

                                                 


Paperinik vice supereroe (Concina&G.B.Carpi), rara escursione del creatore grafico del personaggio nella sua creazione grafica, è un esempio lampante della produzione "classica" del supereroe Disney. Che in verità non amo particolarmente, ma il plot dell'antagonista uguale e contrario è talmente archetipico, che insomma.

Topolino e il naso di Cleopatra (di nuovo Bencivenni, con Asteriti) è invece una storia simpatica e famigliare,  che rileggiamo sempre con piacere.

Basettoni a tu per tu con gli Inarrivabili (Teixeira e Fukue) è l'unica, fra le innumerevoli storie di produzione non italiana proposte da questa Trimurti Albigese, ad avere superato la soglia della memorabilità. Primo episodio di una fortunata serie, è l'apoteosi del nerdismo, ma uscita quando i nerd ancora si nascondevano, quindi non è stata così fortunata (e allora perché usare quell'aggettivo? Misteri dell'editoria). Per chi non avesse orecchie per intendere, stiamo parlando del Papermarvel Fumettistic Universe. 

Paperino e il pozzo senza fondo, ideata da Pierfrancesco Prosperi (e non sapevamo che fosse *quel* Piefrancesco Prosperi) per i disegni di Maurizio Amendola (questo lo sapevamo) corretti da Romano Scarpa (questo invece no), è, infine, un gradevole Twilight Zone a sfondo ecologista, capace di miscelare elementi a noi cari come Twilight Zone e l'ecologia (e Romano Scarpa e Pierfrancesco Prosperi). Considerato che oggi, a fine Febbraio, il sole tramonta quasi alle 19, non può mancare una punta di amarezza per l'impossibilità di proporre nuove Zone del Crepuscolo.

Qualora vi steste domandando il motivo di questa astrusa impaginazione, dovete sapere che l'estensore di questa rubrica non possiede particolari abilità impaginatorie, e che "Paperfestival" (bleah) non ha lasciato tracce tra i vari sedimenti della psiche dell'estensore di cui sopra.

E anche per questa volta la Vostra sete di Sapere è soddisfatta. Prendete ed andate in pace (o dove meglio gradite).

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